Salute e Sicurezza: la nuova strategia UE 2014-2020

24/07/2014

Lo scorso 6 giugno la Commissione UE ha presentato un nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza 2014-2020 che individua gli obiettivi strategici per perseguire la prevenzione e le relative azioni chiave. La strategia UE non è vincolante per gli Stati Membri e rappresenta un quadro di azione, cooperazione e di scambio di buone pratiche, che può essere attuato soltanto con la collaborazione attiva delle autorità nazionali nel dotarsi di una strategia nazionale adattata al contesto.
La strategia individua tre sfide con specifici obiettivi strategici:
1. Migliorare l’attuazione delle disposizioni di legge da parte degli stati membri in particolare rafforzando le capacità delle microimprese e delle piccole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti. Ciò si traduce con la necessità di semplificare la legislazione ove opportuno e di fornire orientamenti e un sostegno su misura alle microimprese e alle piccole imprese per agevolarne la valutazione dei rischi.
Obiettivi strategici:
• migliorare la qualità degli orientamenti e fornire strumenti pratici per agevolare l’adempimento degli obblighi di legge anche mediante strumenti informatici;
• migliorare la qualità dell’efficacia delle ispezioni valorizzando il ruolo di supporto nell’adeguarsi alle disposizioni normative e non di ostacolo all’attività di impresa;
• valutare l’efficacia delle sanzioni imposte dagli stati membri, nonché altre misure applicative non coercitive e modalità non tradizionali di controllo della conformità;
• valutare la legislazione esistente volta ad eliminare gli oneri amministrativi inutili sia di derivazione nazionale che comunitaria;
• valutare la situazione delle microimprese nei settori a basso rischio e la possibilità di semplificare la valutazione dei rischi, compresa la relativa documentazione.
2. Migliorare la prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti. Data la gravità della sfida è necessario continuare a dedicare attenzione alle patologie causate dall’amianto, al cancro, alle malattie polmonari, alla malattie della pelle, all’asma e ad altre patologie croniche. Occorre anche considerare anche altri rischi emergenti come ad esempio quelli connessi con lo sviluppo delle biotecnologie e tecnologie verdi. In relazione ai cambiamenti nell’organizzazione del lavoro anche connessi allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e a processi di lavoro flessibili e interattivi, occorre considerare gli aspetti fisici e psichici legati a tale aspetto.
3. Far fronte al cambiamento demografico. In considerazione dell’allungamento della vita lavorativa, come indicato nel libro bianco della Commissione relativo alle pensioni, occorrerà prevedere specifiche misure.
Per il punto 2 e 3 sono individuati i seguenti obiettivi strategici: istituire un organo scientifico per approfondire tali aspetti; promuovere lo scambio di buone prassi per migliorare le condizioni di lavoro di specifiche categorie di lavoratori; promuovere la riqualificazione e il reinserimento, ecc.
Ulteriori aspetti rilevanti nella strategia della Commissione europea sono relativi a:
• promuovere la sostenibilità, la qualità dell’occupazione e l’inclusione sociale nelle politiche nazionali in materia di salute e sicurezza attraverso il fondo sociale europeo nella programmazione 2014-2020;
• sostenere iniziative a favore della cooperazione, della comunicazione e della raccolta di competenze nel campo della salute e sicurezza sul lavoro attraverso il programma operativo per l’occupazione e l’innovazione sociale;
• affrontare le sfide sociali della salute, del cambiamento demografico e del benessere attraverso il programma;
• integrare maggiormente le politiche pubbliche, ad esempio quelle relative all’istruzione, alla ricerca, alla sanità pubblica, all’ambiente, alla politica industriale, all’uguaglianza.