In caso di contromisure da parte della Cina, il presidente Trump – fa presente Confagricoltura - ha dato mandato all'amministrazione di avviare le procedure per sottoporre a dazi aggiuntivi un ulteriore ammontare di importazioni per 267 miliardi di dollari. In pratica, tutti i prodotti cinesi destinati al mercato americano sarebbero sottoposti a ulteriori dazi.
“Come avevamo previsto, i dazi aprono la strada a nuove misure di ritorsione – afferma il presidente Massimiliano Giansanti -. Una prolungata guerra commerciale ridurrebbe il potenziale di crescita dell’economia su scala mondiale e inciderebbe sul normale andamento dei rapporti di cambio tra le principali valute, con il risultato di alterare artificialmente la competitività delle merci. Inoltre, una prolungata guerra commerciale potrebbe modificare i consolidati mercati di sbocco. Non è affatto scontato, ad esempio, che le tensioni tra Usa e Cina si traducano in una contrazione generalizzata dell’export agroalimentare americano. È già partita infatti a Washington un’iniziativa supportata da generosi finanziamenti pubblici per trovare nuovi mercati sui quali collocare le commodities americane”.