“Quello della vendita dei prodotti agricoli e agroalimentari sottocosto è un fenomeno che vede gli acquirenti riconoscere ai fornitori prezzi talmente bassi che i ricavi non bastano neanche a coprire i costi di produzione; le aste elettroniche al doppio ribasso sono invece un meccanismo perverso, sempre più diffuso, che va letteralmente a ‘schiacciare’ intere filiere produttive, poiché ha come principale effetto quello di scaricare sui produttori agricoli il ribasso dei prezzi delle derrate”, ha ricordato il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
Per Agrinsieme, “non bisogna demonizzare la Gdo, che è e deve essere un importante alleato per politiche di filiera che rafforzino e valorizzino i prodotti agricoli italiani di qualità, ma vanno necessariamente rivisti i ‘rapporti di forza’ che regolano la contrattazione, eliminando le asimmetrie contrattuali. L’Italia ha già una normativa in materia che va pienamente attuata; mentre a livello comunitario va sostenuta l’approvazione della direttiva sulle pratiche sleali che, per la prima volta, inquadra a livello nazionale tali materie e che deve sicuramente considerare anche sottocosto ed aste al doppio ribasso, come pratiche da contrastare”.
“Il principale obiettivo deve essere la tutela dei soggetti più deboli, i quali a causa del loro scarso potere contrattuale rispetto ai grandi operatori della filiera sono in generale maggiormente esposti a pratiche commerciali sleali, quali appunto la vendita di prodotti agricoli sottocosto e le aste a doppio ribasso”, ha rimarcato il coordinamento.
***
Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane - Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.