Confagricoltura Alessandria
22-06-2021
Agrinsieme scrive ad ANCI sulla nuova definizione di rifiuti urbani

Agrinsieme – il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative Italiane -  di recente

Agrinsieme scrive ad ANCI sulla nuova definizione di rifiuti urbani

Agrinsieme scrive ad ANCI sulla nuova definizione di rifiuti urbani

Agrinsieme – il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative Italiane -  di recente ha scritto ad ANCI chiedendo un incontro per approfondire la problematica legata alla nuova definizione di rifiuti urbani ed alla TARI con l’obiettivo di facilitare il percorso di transizione delle imprese agricole che producono rifiuti simili agli urbani (per esempio agriturismi, vendita diretta di prodotti agricoli) e le modalità per aderire, se ritenuto opportuno, al servizio pubblico.
Ciò anche in relazione al fatto che la Fondazione IFEL di ANCI lo scorso 25 maggio 2021 ha pubblicato nel suo sito una “nota introduttiva”, che descrive e analizza le principali modifiche che determinano l’attuale assetto normativo, e lo “schema di regolamento TARI”, supporto ai Comuni per aggiornare i Regolamenti TARI. 
L’interpretazione fornita da IFEL mette in discussione la qualifica di impresa agricola rispetto alle attività connesse, soprattutto per gli agriturismi e le aziende agro-industriali, arrivando alla conclusione che le predette attività agricole “potranno continuare ad essere assoggettate alla Tari, limitatamente alle superfici produttive di rifiuti urbani. Rimane ferma, ovviamente la facoltà di fuoriuscita dal servizio pubblico delle aziende in questione, nonché la loro possibilità di sottoscrivere una convenzione col gestore per il conferimento dei rifiuti speciali, la quale però si pone al di fuori del campo di applicazione della TARI.”
Ciò sembra contraddire quanto esplicitato dalla Circolare del Mite del 12 aprile 2021 che ha precisato che i rifiuti agricoli sono sempre rifiuti speciali in linea con quanto previsto dalla Direttiva europea, dando comunque la possibilità, in ogni caso, di concordare a titolo volontario con il servizio pubblico di raccolta modalità di adesione al servizio stesso per le tipologie di rifiuti quali ad esempio rifiuti di imballaggi, rifiuti indifferenziati, rifiuti biodegradabili.
Infine, si sta intervenendo anche con il Ministero della Transizione Ecologica per attivare tutte le sinergie per arrivare ad un quadro il più possibile chiaro per tutta la filiera dei rifiuti.

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