Martedì 11 gennaio in Consiglio regionale, rispondendo al question time del consigliere Carlo Riva Vercellotti, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi
Martedì 11 gennaio in Consiglio regionale, rispondendo al question time del consigliere Carlo Riva Vercellotti, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha chiarito che la peste suina africana “non si trasmette all’uomo e che dunque non espone ad alcun rischio la popolazione. Abbiamo predisposto un piano di controllo territoriale – ha aggiunto Icardi - per la ricerca attiva di animali morti con la collaborazione di Carabinieri forestali e Protezione Civile. Nel corso del fine settimana l'Asl ha individuato un primo deposito per le carcasse dei capi rinvenuti nel comune di Novi Ligure dove, proprio ieri, lunedì 10 gennaio, è stato collocato un container refrigerato per lo stoccaggio provvisorio in attesa di smaltimento”.
Oggi pomeriggio gli assessori Icardi e Protopapa incontreranno le associazioni di rappresentanza, tra le quali Confagricoltura Piemonte, per concordare “le attività da mettere in campo per scongiurare conseguenze sul settore e sull’economia”.
“Il rischio di contagio agli allevamenti suini piemontesi è ormai un fatto reale e preoccupante per il danno che la peste suina può causare, oltre a quello di natura sanitaria, a quello di natura economica per gli allevamenti suini sul nostro territorio – ha dichiarato il consigliere Riva Vercellotti – Credo sia dunque opportuno che nelle unità di crisi che verrà costituita vi sia un rappresentante veterinario proveniente dalle singole aziende sanitarie regionali per avere una costante informazione sulla situazione e che venga potenziata la rete dei presidi multizonali per velocizzare il trasporto di spoglie di animali e di campioni per i laboratori”.
Con un post su Facebook ha preso posizione sulla questione anche Monica Canalis, consigliere regionale Pd vicesegretaria del partito democratico in Piemonte, sottolineando che l’ISPRA ha indicato in 11.000 capi la quota minima di cinghiali da abbattere in Piemonte nel periodo 24.4.2021-14.3.202. Canalis ha ricordato che un ordine del giorno approvato nel giugno 2021 dal Consiglio regionale prevedeva, tra l’altro, lo stanziamento nel bilancio regionale delle risorse necessarie a incrementare il numero delle guardie venatorie provinciali responsabili dei piani di controllo/contenimento, che costituiscono personale qualificato stabilmente operativo durante tutto l’anno.