Il Consiglio dei Ministri, riunito nella giornata di venerdì 11 febbraio 2022, ha approvato, tra gli altri, un decreto-legge che introduce misure urgenti
Il Consiglio dei Ministri, riunito nella giornata di venerdì 11 febbraio 2022, ha approvato, tra gli altri, un decreto-legge che introduce misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA). L’intervento mira alla eradicazione della peste suina africana nei cinghiali presenti sul territorio nazionale e a prevenirne la diffusione tra i suini d’allevamento, per assicurare la salvaguardia della sanità animale, del sistema produttivo nazionale e delle esportazioni.
Il testo attribuisce alle regioni il compito di predisporre, entro trenta giorni, il Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione nella specie cinghiale e nei suini da allevamento della PSA, previo parere dell’ISPRA e del Centro di referenza nazionale per la peste suina, elaborato, in conformità al Piano nazionale. Al fine di assicurare il corretto e tempestivo svolgimento delle attività previste dai piani approvati, è prevista la nomina di un Commissario straordinario, il cui incarico è svolto a titolo gratuito, con il compito di coordinare le azioni di prevenzione poste in essere. Il Commissario straordinario, in particolare, coordina i servizi veterinari delle aziende sanitarie locali competenti per territorio e verifica la regolarità dell’abbattimento e distruzione degli animali infetti e dello smaltimento delle carcasse di suini, nonché le procedure di disinfezione svolte sotto il controllo della ASL competente.
Di seguito una sintesi delle principali disposizioni previste:
L’articolo 1 attribuisce alle regioni, al fine di contenere la diffusione della peste suina africana sul territorio nazionale (PSA), il compito di predisporre, entro trenta giorni dalla data di adozione del decreto-legge, il Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione nella specie cinghiale (Sus scrofa) e nei suini da allevamento della PSA previo parere dell’ISPRA e del Centro di referenza nazionale per la peste suina (cfr. comma 3), elaborato, in conformità al Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione della PSA e, limitatamente agli aspetti della gestione PSA, in conformità ai documenti adottati in materia di gestione del cinghiale e peste suina dai Ministeri della salute, delle politiche agricole alimentari e forestali e della transizione ecologica. Al riguardo si fa presente che sin mese di aprile 2021 è stato inviato alle regioni il documento tecnico Gestione del cinghiale e peste suina africana. Elementi essenziali per la redazione di un piano di gestione redatto d’intesa tra Ministero della salute, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Ministero della transizione ecologica.
Il comma 2 precisa che il citato Piano regionale è adottato in conformità alle disposizioni del Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione delle peste suina, presentato dal Ministero della salute ai sensi dell’art. 12 del regolamento (UE) n. 652/2014, del manuale delle emergenze da peste suina africana in popolazioni di suini selvatici del 21 aprile 2021, nonché del piano di sorveglianza e prevenzione in Italia per la peste suina africana per il 2022. A tal riguardo occorre rilevare che il citato regolamento, ai sensi dell’art. 23 del regolamento (UE) 2021/690 è stato abrogato; tuttavia, il successivo articolo 24, al paragrafo 1, fa salvi i piani già adottati, stabilendo che: “1. Il presente regolamento non pregiudica il proseguimento o la modifica di azioni avviate ai sensi dei regolamenti (UE) n. 99/2013, (UE) n. 1287/2013, (UE) n. 254/2014, (UE) n. 258/2014, (UE) n. 652/2014 e (UE) 2017/826, che continuano pertanto ad applicarsi a tali azioni fino alla loro chiusura.” Una volta chiusi i piani già avviati si inserisce il r