Confagricoltura Alessandria
09-09-2022
Caro bollette, Confagricoltura: frutta italiana a rischio di futuro

A settembre sono in piena stagione mele, pere, pesche, susine, mirtilli e uva da tavola, ma per i produttori la situazione è diventata insostenibile

Caro bollette, Confagricoltura: frutta italiana a rischio di futuro

Caro bollette, Confagricoltura: frutta italiana a rischio di futuro

A settembre sono in piena stagione mele, pere, pesche, susine, mirtilli e uva da tavola, ma per i produttori la situazione è diventata insostenibile. “Si è innescata una miscela esplosiva tra costi di produzione triplicati, effetti delle calamità naturali, quotazioni all’origine insoddisfacenti, a cui ora si è aggiunta anche la richiesta di alcuni gestori di energia per avere pagamenti in anticipo o garanzie attraverso fideiussioni. Così diventa impossibile andare avanti”. E’ la denuncia di Michele Ponso, presidente della Federazione nazionale frutticoltura di Confagricoltura.

 

Il mercato continua ad essere lento e a pagare gli effetti degli eventi eccezionali degli ultimi mesi: dalla guerra alle avversità. Al crollo del potere di acquisto dei consumatori, con la conseguente riduzione delle spese, si aggiungono i costi di produzione della frutta, che continuano a crescere, mentre sono completamente annullati i margini di guadagno. “Rischiamo grosso e, nonostante la frutta italiana abbia un valore economico che, compresa la fase di trasformazione, supera abbondantemente i cinque miliardi di euro e vanti numerose Dop e Igp, è necessario agire ora – prosegue Ponso - per salvaguardare e valorizzare adeguatamente questo patrimonio tricolore”.

 

La situazione è già molto pesante e la richiesta dei distributori di elettricità e gas per anticipi e fideiussioni la trasformerà in drammatica. “Siamo sbalorditi e increduli. Il nostro – ricorda il presidente della Federazione nazionale frutticoltura di Confagricoltura - è un comparto energivoro: produciamo e stocchiamo i prodotti in attesa di riuscire a venderli, nella speranza, ormai disattesa, di compensare almeno i costi di produzione. Una simile condizione non si è mai verificata e, senza azioni immediate, rischia di diventare insostenibile”.

 

“Occorre intervenire subito sui costi per permettere alle aziende frutticole di superare la crisi di liquidità – conclude Michele Ponso - mettendo in campo misure urgenti in questa direzione”. 

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