L’Ismea ha annunciato che entro la fine dell’anno verrà attivato lo sportello per la presentazione telematica delle domande di sostegno
L’Ismea ha annunciato che entro la fine dell’anno verrà attivato lo sportello per la presentazione telematica delle domande di sostegno da parte dei giovani agricoltori.
I soggetti che possono accedere agli aiuti appartengono a categorie differenti:
- giovani imprenditori agricoli con età inferiore a 40 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda, anche già insediati, che intendono ampliare le aziende da loro condotte tramite l’acquisto di terreni coltivati da altri. Sono ammesse all’intervento anche le società, a condizione che siano amministrate da giovani iap;
- giovani startupper con esperienza, cioè soggetti che sono iscritti da almeno due anni a forme di previdenza (come Inps, Enpaia e Epap) con qualifiche di lavoro collegate al settore primario e che intendono avviare un’attività imprenditoriale acquistando un fondo agricolo.
-i giovani startupper con titolo, cioè soggetti oggi non attivi come agricoltori, ma dotati di un diploma o laurea attinente alle discipline agrarie. Il requisito anagrafico in questo caso prevede una soglia di età inferiore a 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda.
L’operazione fondiaria prevede l’acquisto del terreno da parte di Ismea e l’assegnazione dello stesso con patto di riservato dominio a favore del giovane agricoltore beneficiario. La restituzione del mutuo agevolato avviene con rata costante, semestrale e posticipata, con un eventuale pre-ammortamento massimo di 24 mesi. Il richiedente può scegliere tra l’interesse a tasso fisso o variabile; l’Ismea applica uno spread che va dallo 0,6 al 2,2%, determinato sulla base della solidità del richiedente.
Per il 2022 sono stati stanziati 60 milioni, di cui 10 milioni sono riservati ai giovani startupper con titolo, mentre i rimanenti 50 sono divisi in parti uguali tra le regioni del Sud e il resto d’Italia, da destinare alle altre due categorie di beneficiari.
I giovani startupper beneficiano dell’aiuto di primo insediamento, con un’agevolazione complessiva di 70.000 euro, che può essere erogata fino al 60% all’atto di concessione dell’aiuto e per la parte rimanente dopo che Ismea abbia accertato l’esecuzione del piano aziendale di sviluppo, che è una delle condizioni di ammissibilità da rispettare. L’aiuto è utilizzato per abbattere l’importo della rata del mutuo. I giovani imprenditori agricoli insediati da almeno due anni che accedono all’intervento fondiario non beneficiano del contributo pubblico di primo insediamento, poiché non soddisfano le condizioni di ammissibilità previste nella normativa comunitaria per questo regime di aiuto.