Il Gianduiotto di Torino e la Birra del Piemonte andranno ad aumentare i prodotti IGP e PAT della nostra Regione.
Il Gianduiotto di Torino e la Birra del Piemonte andranno ad aumentare i prodotti IGP e PAT della nostra Regione.
La Giunta regionale ha dato infatti parere favorevole alla richiesta di riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta (Igp) “Giandujotto di Torino”. La delibera sarà ora trasmessa al Ministero delle politiche agricole per proseguire il percorso.
La proposta del disciplinare di produzione prevede che la produzione possa avvenire in tutto il territorio piemontese, con l’utilizzo esclusivo della Nocciola del Piemonte Igp tostata.
La richiesta di riconoscimento è stata condivisa nei mesi scorsi con il Tavolo regionale per la qualità agroalimentare, al quale partecipano le organizzazioni degli agricoltori, tra cui Confagricoltura, i consorzi di tutela, le organizzazioni degli artigiani e i rappresentanti dell’agroindustria. Alla stesura della documentazione necessaria hanno collaborato anche l’Università di Torino e il Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino.
La “Birra del Piemonte” è stata invece già riconosciuta dalla Regione come prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) in seguito alla richiesta presentata dal consorzio Birra Origine Piemonte, che era stata sottoposta a valutazione preventiva da parte dell’Assessorato agricoltura con la collaborazione del Dipartimento di Management dell’Università di Torino.
Si tratta di un primo significativo riconoscimento per questo prodotto, la cui produzione è tornata a svilupparsi nei primi anni ‘90 del XX secolo, con la rinascita della “scuola artigianale” della birra ad opera di numerosi birrifici diffusi sull’intero territorio regionale i quali, nelle loro produzioni artigianali, oltre a riproporre le metodiche di lavorazione peculiari della produzione brassicola “storica”, hanno progressivamente ripreso l’utilizzo (in alcuni casi esclusivo) di materie prime di origine locale.