Confagricoltura - che è intervenuta di recente a una riunione tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, le organizzazioni ed associazioni
Confagricoltura - che è intervenuta di recente a una riunione tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, le organizzazioni ed associazioni di categoria, i rappresentanti delle Regioni, Agea e SIAN - ha chiesto di considerare l’esclusione dalla dichiarazione della vendita di latte da parte dei piccoli produttori a esercizi e negozi alimentari così come la vendita diretta al consumatore, parimenti dovrebbero essere escluse le piccole realtà produttive, prevedendo un limite di 25mila kg per il settore bovino e di 10mila kg per il settore ovicaprino, come già sta attuando l’Austria.
Confagricoltura ha poi evidenziato le problematiche riscontrate nel funzionamento del sistema informatizzato per effettuare le dichiarazioni, soprattutto quelle trimestrali, e la necessità di definire meglio la lista dei prodotti lattiero caseari e dei relativi coefficienti di trasformazione. Ha inoltre rilevato la necessità di stabilire un indice di conversione da litri a chili per il latte ovicaprino. Infine, in merito alle sanzioni, è stata chiesta una maggiore chiarezza sulla loro eventuale applicazione in caso di errata comunicazione dei prezzi medi per il latte bovino, date anche le difficoltà riscontrate dalle cooperative ad indicare un prezzo medio mensile.
Il Ministero, considerate le richieste, prevede di emanare una proroga delle dichiarazioni del settore ovicaprino e di quelle relative alle dichiarazioni trimestrali fino a inizio gennaio 2023. Verrà anche costituita una Commissione composta da rappresentanti del Mipaaf, delle Regioni, del ICQRF, di AGEA e SIAN per discutere le eventuali modifiche ai DM e risolvere le problematiche sollevate dalle Organizzazioni.