Rammentiamo che il 31 dicembre 2022 rappresenta il termine ultimo per recuperare il 50% sui software 4.0 e fino al 40% sui macchinari e impianti 4.0
Rammentiamo che il 31 dicembre 2022 rappresenta il termine ultimo per recuperare il 50% sui software 4.0 e fino al 40% sui macchinari e impianti 4.0, perché dopo tale data le percentuali sono verosimilmente destinate a diminuire.
Entro la fine dell’anno, infatti, il Governo dovrà assumere le decisioni riguardo alla sorte dei bonus per i beni ordinari “non 4.0” e il bonus formazione, mentre per i beni materiali 4.0, il cui bonus ha scadenza nel 2025, ha intenzione di rivedere, probabilmente dimezzandole, le aliquote, che attualmente sono le seguenti:
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro,
- del 20% del costo per gli investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite dei costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Quindi, chi ha intenzione di investire in beni 4.0 avendo la certezza di fruire delle percentuali più alte del bonus sugli investimenti in beni materiali e immateriali, occorre che versi ai fornitori un acconto pari almeno al 20% dei costi. Il credito di imposta, infatti, può essere esteso fino al 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Sottolineiamo che, per fruire del bonus, per importi unitari superiori a 300 mila euro è necessario una perizia asseverata che attesti l’effettiva natura del bene 4.0.