Riparte da Bardolino l’attività dei pensionati di Confagricoltura. Lanciato un monito ai rappresentanti politici
Riparte da Bardolino l’attività dei pensionati di Confagricoltura. Lanciato un monito ai rappresentanti politici affinchè siano approvati in breve tempo i provvedimenti del PNRR relativi alla terza età
“Ricominciamo proprio da Bardolino, luogo incantevole dove ci saremmo dovuti ritrovare nel 2020 e che ha atteso la fine della pandemia da Covid per vederci insieme, nuovamente”. Lo ha detto Ernesto Balma, presidente di ANPA Piemonte, durante il 41 soggiorno dei pensionati di Confagricoltura che li ha visti coinvolti in molte attività, a partire dal convegno su cultura verde e salute di inizio settimana.
Numerosi i partecipanti già al primo turno, da varie provincie, coordinati dal presidente Rodolfo Garbellini che ha ribadito il ruolo fondamentale della cosiddetta terza età, per le famiglie e per tutta la società.
L’Italia, tra i 27 Stati della UE, è in cima alla classifica dei Paesi con l’età media più elevata. A causa della bassa natalità, tra vent’anni gli anziani saranno 19 milioni, il 34% della popolazione, e gli over 65 saranno 293 per ogni ragazzo con meno di 15 anni. Il dato è un chiaro indice di benessere diffuso e di complessiva soddisfacente tutela sociale e sanitaria del cittadino, ma c'è da considerare che, inevitabilmente, malattie croniche e condizioni psicofisiche invalidanti riguarderanno un crescente numero di anziani.
È intervenuto anche l’onorevole Angelo Santori, segretario nazionale dell’associazione, ricordando come Anpa e all’interno del Cupla i rappresentanti dei pensionati siano costantemente attenti e propositivi sui temi che riguardano l’attuazione del PNRR, la riforma della non autosufficienza, lo sviluppo della medicina e dell’assistenza territoriale, la qualità della vita urbana e le politiche abitative, argomenti che riguardano sia la sicurezza, sia l’integrazione degli anziani.
“Il Governo su iniziativa del presidente del Consiglio Meloni ha approvato il Disegno di legge sulla non autosufficienza e l’invecchiamento attivo, per adeguare il sistema di welfare italiano ai nuovi bisogni sociali – chiude Balma - Il DDL recepisce molte delle nostre indicazioni. Contiamo, entro fine marzo, sull’approvazione di questa legge, che dovrebbe comportare miglioramenti anche nell’integrazione tra politiche sociali, sanitarie e nello sviluppo di una nuova politica sulla residenzialità, sull’assistenza familiare, con attenzione anche alla promozione del benessere, all’invecchiamento attivo e alla indispensabile partecipazione degli anziani al processo di digitalizzazione”.