Confagricoltura Alessandria
27-04-2023
Riforma denominazioni, compiuto ulteriore passo a difesa delle eccellenze italiane

Con il voto della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento delle Indicazioni

Riforma denominazioni, compiuto ulteriore passo a difesa delle eccellenze italiane

Riforma denominazioni, compiuto ulteriore passo a difesa delle eccellenze italiane

Con il voto della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento delle Indicazioni geografiche (Ig) sono state accolte molte istanze presentate da Confagricoltura che mirano a rafforzare la protezione delle Dop e Igp, a snellire le procedure di approvazione e di modifica dei disciplinari, prevedere un ruolo per i produttori agricoli nei consorzi e aumentare la trasparenza verso i consumatori.

 

E’ un provvedimento importante, secondo Confagricoltura, poichè l’Italia è il primo Paese europeo per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine, con un valore di circa 20 miliardi di euro.

 

Le misure introdotte per semplificare le procedure di gestione delle IG, con tempistiche per la registrazione e la modifica dei disciplinari più snelle rispetto alle attuali, che oggi richiedono oltre i 12 mesi, vanno nella direzione indicata dall’organizzazione degli imprenditori agricoli.

 

Bene anche il mantenimento del ruolo dell’Euipo, agenzia europea sui marchi Ue a cui sono attribuiti solo compiti amministrativi nella gestione delle richieste.

 

Positivi, inoltre, il carattere volontario degli impegni di sostenibilità, che possono essere inclusi nel disciplinare di produzione o in un documento a parte, e la maggiore protezione su internet, per esempio sui siti di e-commerce.

Anche il vincolo di utilizzo di almeno il 50% delle materie prime realizzate nella Nazione di appartenenza del marchio IGP e l’obbligo relativo all'indicazione del nome del produttore, rappresentano un ulteriore passo per difendere i prodotti di qualità italiani, soprattutto dal fenomeno dell'Italian Sounding che sottrae centinaia di miliardi alla nostra economia. 

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