Le importanti modifiche intervenute nelle ultime settimane sulla gestione dei rifiuti meritano un approfondimento. La prima novità risiede nella pubblicazione del regolamento
Le importanti modifiche intervenute nelle ultime settimane sulla gestione dei rifiuti meritano un approfondimento.
La prima novità risiede nella pubblicazione del regolamento sulla disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri) ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che entrerà in vigore il prossimo 15 giugno e che avrà come obiettivo la raccolta e la disponibilità in formato digitale dei dati relativi ai rifiuti generati e gestiti dai soggetti tenuti a iscriversi. Le prime iscrizioni saranno riservate esclusivamente ai produttori iniziali di rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi, che occupano più di 50 dipendenti e inizieranno soltanto a partire da dicembre 2024.
Il nuovo regolamento definisce:
Il nuovo Registro per la tracciabilità Rentri supera le annose criticità che erano presenti nel vecchio Sistri e dovrebbe garantire la piena interoperabilità tra i sistemi di gestione aziendali e il nuovo sistema informatico.
Salvaguardate anche tutte le semplificazioni presenti per la gestione dei propri rifiuti da parte delle imprese agricole, quali, per esempio, le possibilità di delegare le associazioni imprenditoriali o i circuiti organizzati di raccolta per la gestione degli adempimenti, nonché le diverse esenzioni se la movimentazione è saltuaria e occasionale o se è finalizzata a raggiungere la cooperativa o il consorzio di cui si è soci.
Le imprese agricole possono, inoltre, adempiere alla tenuta dei registri conservando i Fir o i documenti di conferimento rilasciati dal gestore del circuito organizzato di raccolta.
Per le aziende che conferiscono al circuito organizzato di raccolta o al servizio pubblico competente per territorio, la dichiarazione annuale Mud sarà a carico di questo soggetto e non dell’impresa agricola, limitatamente alle quantità che gli sono state conferite.
Importante, inoltre, la pubblicazione al 1° giugno del Decreto Legislativo 213 del 23 dicembre 2022, titolato “Correttivo al recepimento pacchetto economia circolare rifiuti”, le cui disposizioni entreranno in vigore il 16 giugno prossimo, che contiene sostanziali modifiche al d. lgs 152/2006 (“Norme in materia ambientale”), tra cui la cancellazione della possibilità di istituzione di schemi di responsabilità estesa del produttore (Epr) “anche su istanza di parte” (art. 178-bis) e il divieto di incenerimento per rifiuti raccolti in modo differenziato.
Scomparsa infine la norma, presente nelle prime bozze del provvedimento, in base alla quale venivano equiparati agli urbani i rifiuti prodotti da agriturismi, fattorie didattiche e spacci aziendali, facendoli quindi tornare nel perimetro applicativo della Tari a dispetto di quanto contenuto nel Dlgs 116/2020 che ha invece classificato i rifiuti prodotti dalle attività agricole e connesse come rifiuti speciali.
Quindi, d’ora in avanti, le aziende agrituristiche potranno scegliere autonomamente il soggetto privato a cui affidare la raccolta dei propri rifiuti mantenendo comunque la facoltà, se ritenuto più conveniente e vant