I dati Istat estrapolati dagli ultimi tre censimenti dell’agricoltura parlano chiaro. Nel nostro Paese la superficie agricola in affitto o in uso gratuito
I dati Istat estrapolati dagli ultimi tre censimenti dell’agricoltura parlano chiaro.
Nel nostro Paese la superficie agricola in affitto o in uso gratuito, nell’arco dell’ultimo ventennio, è cresciuta di oltre il 103%, portandosi a quasi il 50% della Sau totale: in altre parole si tratta di oltre 6 milioni di ettari su 12,5 milioni complessivi.
In sostanza il censimento 2020 fotografa una situazione di parità tra terreni agricoli condotti direttamente e quelli acquisiti in affitto o comodato gratuito.
L’impennata dell’affittanza agricola ha contribuito, insieme al calo del numero di aziende, al progressivo e consistente aumento della maglia poderale nazionale passata dai 5,5 ettari del 2000 agli 11,1 ettari del 2020.
In Piemonte gli affitti e i comodati hanno addirittura superato il 60% della Sau regionale con oltre 560 mila ettari a fronte di poco più di 940 mila ettari complessivi.
Le 51.700 aziende piemontesi hanno una superficie media di 18,2 ettari, molto vicina a quella dell’Unione europea. Lo strumento dell’affitto si conferma quindi come molto duttile nel rendere disponibile la terra alle imprese agricole, contribuendo alla loro competitività, alla valorizzazione del patrimonio fondiario e, più in generale, allo sviluppo dell’agricoltura italiana.