Confagricoltura è intervenuta alla riunione del 22 giugno scorso della Commissione allerta rapida dei prezzi dedicata ai rincari, conseguenti
Confagricoltura è intervenuta alla riunione del 22 giugno scorso della Commissione allerta rapida dei prezzi dedicata ai rincari, conseguenti anche alle recenti avversità climatiche, con particolare riferimento al settore ortofrutticolo. Confagricoltura ha rilevato come siano due gli elementi che stanno influenzando le quotazioni dei prodotti: l’aumento dei costi e il rapido succedersi di calamità naturali, culminate con la drammatica alluvione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana che si è sommata ad altri fenomeni estremi, come ad esempio gli effetti della precedente siccità e delle gelate. L’aumento dei prezzi in atto è quindi costituito principalmente da un’inflazione da costi, ma è anche influenzato da un calo delle produzioni determinato dalle avversità, che potrebbero avere, in prospettiva, un effetto di contenimento del potenziale produttivo. In questo scenario, va considerato che gli agricoltori sono riusciti solo in parte a trasferire a valle della filiera le loro difficoltà, aumentando solo relativamente i prezzi all’origine, anche per la debolezza strutturale delle imprese agricole nella filiera. Infatti, su base tendenziale, a maggio i prezzi all’origine di frutta e ortaggi sono sì aumentati, ma meno di quanto siano aumentati i prezzi dei mezzi di produzione e meno ancora di quanto siano aumentati i prezzi al consumo.