Il Consiglio dei ministri ha approvato il dpcm sulla "Programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”
Il Consiglio dei ministri ha approvato il dpcm sulla "Programmazione dei flussi d'ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”, che era stato fortemente voluto da Confagricoltura proprio allo scopo di alleviare l’endemica difficoltà del settore primario a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata. La componente di lavoratori stranieri nel comparto presenta un'incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi.
Confagricoltura Piemonte ha accolto positivamente la notizia di questo decreto flussi integrativo, che permetterà l’ingresso nel nostro Paese di altre 40 mila unità, interamente destinate al lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del 27 marzo scorso. Apprezzabile anche l’opportunità di programmare, auspicando con un iter snello, in un arco temporale triennale, le necessità di manodopera stagionale. “Poter contare su un ulteriore contingente di lavoratori - ha affermato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – è essenziale per poter programmare la raccolta dei prodotti piemontesi, frutta in primis. Da 67 mila operai agricoli censiti nel 2021, di cui una significativa parte è rappresentata dagli stagionali, siamo passati ai quasi 81 mila necessari nel 2022 e non si esclude un ulteriore incremento anche quest’anno, in controtendenza rispetto al dato nazionale che vede diminuire gli occupati del settore primario. Auspichiamo ora che il provvedimento possa essere rapidamente adottato per consentire alle aziende di poter utilizzare i lavoratori in tempo utile per le operazioni di raccolta”.