Confagricoltura Alessandria
11-07-2023
Per Ue la vitivinicoltura europea non è essenziale: il no di Italia, Francia e Spagna

L’Unione Europea è il primo produttore di vino al mondo, con il 45% della superficie viticola totale. Questo comparto ad alto valore aggiunto è vitale per molte regioni rurali europee

Per Ue la vitivinicoltura europea non è essenziale: il no di Italia, Francia e Spagna

Per Ue la vitivinicoltura europea non è essenziale: il no di Italia, Francia e Spagna

L’Unione Europea è il primo produttore di vino al mondo, con il 45% della superficie viticola totale. Questo comparto ad alto valore aggiunto è vitale per molte regioni rurali europee, genera milioni di posti di lavoro e contribuisce in modo significativo alla bilancia commerciale dell'UE.

 

Ed è per questo motivo che le Associazioni di rappresentanza italiane, francesi e spagnole rivendicano l’importanza del vino in Europa in contrasto con le conclusioni del recente studio complementare effettuato dalla Commissione europea sull’impatto in Europa del regolamento Sur, relativo all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in base alle quali si arriva a concludere che la prevedibile diminuzione della produzione di uva sarà irrilevante, in quanto la viticoltura non è essenziale.

 

Questo studio prevede un calo della produzione di uva dovuto agli effetti della riduzione dei fitosanitari, stimato al 18% in Spagna, al 20% in Italia e al 28% in Francia, senza nemmeno valutare l’impatto del cambiamento climatico che andrebbe aggiunto a questa cifra. Inoltre, la Commissione europea aggiunge nello studio che l’uva non è essenziale per la sicurezza alimentare europea e che una riduzione della produzione di vino in Europa sarebbe trascurabile. Queste affermazioni ignorano l’enorme contributo economico, sociale e culturale del settore vitivinicolo in molte regioni dell’Ue.

 

A detta delle Organizzazioni rappresentative della catena del valore del vino in Spagna, Francia e Italia si tratta di un atteggiamento inaccettabile: è incomprensibile che la Commissione europea ipotizzi e preveda la penalizzazione di un intero comparto di grande importanza per l’economia europea.

 

Inoltre, gli operatori e le aziende vitivinicole sono da tempo impegnati nella transizione ecologica e continueranno ad esserlo ma i produttori devono poter portare avanti questo impegno per la sostenibilità ambientale senza inutili polemiche.

 

I tre Paesi hanno quindi chiesto agli Stati membri e agli eurodeputati di prendere una posizione chiara su questo tema.

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