L’Europarlamento, in seduta plenaria, ha respinto il rigetto della proposta di regolamento della Commissione sul rispristino della Natura, approvando di conseguenza
L’Europarlamento, in seduta plenaria, ha respinto il rigetto della proposta di regolamento della Commissione sul rispristino della Natura, approvando di conseguenza il testo proposto dall’organo presieduto da Von Der Ursula von der Leyen.
Il parlamento europeo ha tuttavia lanciato il messaggio secondo cui occorre imboccare una strada diversa da quella proposta dalla Commissione basata su vincoli e divieti, senza neanche considerare le differenze degli assetti produttivi a livello nazionale.
Confagricoltura ritiene che gli obiettivi da conseguire siano fuori discussione, ma non possano essere perseguiti secondo le indicazioni di Bruxelles. Infatti, in una fase in cui si discute di sicurezza alimentare a livello globale, il progetto legislativo della Commissione determinerebbe una riduzione della superficie agricola del 10%. Per l’Italia, il taglio sarebbe di oltre un milione di ettari, con una perdita di produzione nell’ordine di 6 miliardi di euro.
“Al di là dell’esito del voto odierno, il messaggio lanciato dal Parlamento europeo non va fatto cadere. Occorre imboccare una strada diversa da quella proposta dalla Commissione per una maggiore sostenibilità ambientale e una più rigorosa protezione delle risorse naturali” è il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
L’iter della legge tuttavia non è ancora concluso. Adesso si apriranno le negoziazioni del Trilogo (Commissione, Parlamento e Consiglio) che porterà al testo definitivo.
“Su questa base, il trilogo tra le istituzioni per raggiungere l’intesa finale non sarà agevole – conclude il presidente Giansanti - La partita, dunque, resta aperta considerando che non siamo lontani dalla conclusione della legislatura europea”.