Confagricoltura Alessandria
21-07-2023
Lavoratori stagionali: aggiornamenti

Riprendiamo la tematica della manodopera stagionale per fornire alcuni aggiornamenti sui provvedimenti che stanno per entrare in attuazione o per essere assunti

Lavoratori stagionali: aggiornamenti

Lavoratori stagionali: aggiornamenti

Riprendiamo la tematica della manodopera stagionale per fornire alcuni aggiornamenti sui provvedimenti che stanno per entrare in attuazione o per essere assunti dal Governo. Il DPCM integrativo del decreto flussi per l’anno 2022 – che autorizza l’ingresso aggiuntivo di 40 mila stranieri da ammettere nel territorio italiano per motivi di lavoro e da destinare interamente ai settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del 27 marzo scorso – sarà probabilmente rilasciato in Gazzetta ufficiale tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto.

 

A seguito della pubblicazione del DPCM e delle correlate circolari dei ministeri competenti (interno, lavoro, e agricoltura), verranno automaticamente rilasciati, nei termini previsti dalla legge (massimo 30 giorni), i nulla osta all’ingresso relativi alle istanze di lavoro stagionale già presentate e rimaste in sospeso nei mesi scorsi per incapienza delle quote, dal momento che erano disponibili 44 mila unità a fronte di oltre 90 mila richieste presentate. In altre parole non dovrebbero essere necessari ulteriori adempimenti da parte dei soggetti che hanno presentato domande.

 

Per quanto riguarda invece la bozza di DPCM – approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri – sulla programmazione triennale dei flussi 2023/2025, il cui testo potrebbe ancora subire modifiche nel corso della sua approvazione definitiva, viene confermata una riserva di quote per il lavoro subordinato stagionale dei settori agricolo e turistico-alberghiero pari a:

 

82.500 unità per il 2023;

89.050 unità per il 2024;

93.550 unità per il 2025.

 

Viene altresì riservata, nell’ambito di questa ripartizione, una quota alle istanze presentate dalle Organizzazioni di rappresentanza delle imprese agricole, tra cui Confagricoltura, nelle seguenti misure:

 

40.000 unità per il 2023;

41.000 unità per il 2024;

42.000 unità per il 2025.

 

Inoltre la bozza di provvedimento favorisce gli ingressi di lavoratori “formati” in Italia o all’estero, che potranno essere autorizzati a svolgere attività di lavoro anche “fuori quota”.

 

Infine, viene previsto che le nuove domande per lavoro stagionale potranno essere presentate:

 

- per l’anno 2023 a partire dal 70° giorno dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del DPCM stesso;

- per gli anni 2024 e 2025 il 12 febbraio di ciascuno anno.

 

Al momento non si conoscono i tempi di pubblicazione del decreto di programmazione triennale, anche perchè la bozza deve essere sottoposta alla valutazione di numerosi organi consultivi (Cnel, Conferenza Stato-Regioni, etc.) e poi tornare in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.

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