Con il mese di ottobre è entrata in vigore la fase transitoria del meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (CBAM)
Con il mese di ottobre è entrata in vigore la fase transitoria del meccanismo di aggiustamento del carbonio alle frontiere (CBAM). Si tratta dello strumento principale che l'UE vuole utilizzare per combattere la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e uno dei pilastri centrali del programma dell'UE "Fit for 55".
Il CBAM equipara il prezzo del carbonio tra i prodotti nazionali e le importazioni. In questo modo, le politiche climatiche dell'UE non dovrebbero essere compromesse dalla delocalizzazione della produzione in Paesi con standard ambientali meno alti o dalla sostituzione di prodotti europei con importazioni a maggiore intensità di carbonio. La finalità del CBAM, che è una misura compatibile con l'OMC, è quella di stimolare l'industria ad adottare tecnologie più verdi e sostenibili.
La fase di transizione servirà come periodo di apprendimento per tutte le parti interessate (importatori, produttori e autorità) e Consentirà alla Commissione europea di raccogliere informazioni utili sulle emissioni e di perfezionare la metodologia per la piena entrata a regime, calendarizzata per il 2026, data dalla quale gli importatori dovranno acquistare e restituire il numero di "certificati CBAM" corrispondente ai gas serra incorporati nei prodotti CBAM importati.