Dopo aver ricevuto il via libera del Ministero dell’economia e delle finanze, il Masaf ha inviato alle Regioni lo schema di decreto interministeriale
Dopo aver ricevuto il via libera del Ministero dell’economia e delle finanze, il Masaf ha inviato alle Regioni lo schema di decreto interministeriale sulla frutta in guscio.
Si tratta del provvedimento recante la definizione dei criteri e delle modalità di riparto delle risorse assegnate dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022) a valere sul “Fondo per la tutela, il rilancio, lo sviluppo e gli investimenti delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio”.
I fondi destinati alla frutta in guscio ammontano a poco più di 14 milioni di euro che verranno suddivisi in 7,088 milioni di euro per il sostegno delle attività di investimento delle aziende agricole della filiera della frutta a guscio, ripartite tra le diverse specie della filiera e 7 milioni di euro per la realizzazione di una campagna di informazione e promozione.
Tra le attività di investimento ammissibili rientrano la realizzazione di nuovi impianti e reimpianti nell’ambito della filiera della frutta a guscio; l’introduzione e/o ammodernamento degli impianti irrigui volti alla razionalizzazione nell’utilizzo della risorsa idrica, sia nei nuovi impianti che negli impianti esistenti; l’introduzione di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica, sia nei nuovi impianti che negli impianti esistenti.
Il contributo è concesso al beneficiario nel limite dell’importo massimo previsto per il regime vigente degli aiuti “de minimis”, che è pari a 100 mila euro. L’entità del sostegno è pari al 65% del costo dell’investimento ammissibile e l’aliquota aumenta fino all’80% del costo dell’investimento quando sostenuto da aziende condotte da giovani agricoltori. Le spese di impianto finanziabili sono riferite ad interventi effettuati nel limite di 5 ettari di nuovi impianti e/o reimpianti per azienda; tale limite è elevato a 6 ettari quando le spese di impianto prevedono almeno due specie di frutta a guscio.
Le spese per beni e servizi legati all’introduzione di impianti irrigui e di innovazioni nella gestione della difesa fitoiatrica, sono ammesse entro i seguenti massimali:
– 4 mila euro/ettaro se trattasi solo di impianto irriguo o solo di mezzi innovativi per la difesa fitoiatrica;
– 6 mila euro/ettaro qualora le spese di investimento riguardino entrambe le due predette tipologie di investimento.