Ieri, nella sede romana di Confagricoltura, a Palazzo della Valle, si è tenuto il convegno “100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della legge”. L’evento, che si è svolto nella sala intitolata proprio ad Arrigo Serpieri
Ieri, nella sede romana di Confagricoltura, a Palazzo della Valle, si è tenuto il convegno “100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della legge”.
L’evento, che si è svolto nella sala intitolata proprio ad Arrigo Serpieri, noto economista, politico e agronomo italiano, è stato occasione per analizzare la figura dello studioso e la modernità della sua norma, ancora oggi attuale.
Secondo il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenuto al convegno, quella di Serpieri è stata una delle norme più innovative del sistema italiano per quanto riguarda il riordino e la riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani, tant’è che, insieme a Emilio Sereni e Nazareno Strampelli, costituisce un pool di tre personaggi che hanno caratterizzato il mondo dell'agricoltura in Italia, attraverso i loro studi e le loro ricerche molto orientate al futuro.
Nel corso del convegno è stato anche presentato il libro a cura del Consigliere ministeriale di alta consulenza Masaf, Giuseppe Ambrosio e del Direttore generale dell'economia montana e delle foreste Masaf, Alessandra Stefani, dal titolo: "100 anni della legge Serpieri. Modernità e attualità della visione strategica di Arrigo Serpieri". Quello suggerito da Serpieri è un modello di gestione della natura che consente agli imprenditori agricoli di guardare serenamente al futuro. Oggi, alla luce del cambiamento climatico, la legge di Arrigo Serpieri diventa ancora più attuale; la cura forestale, infatti, è centrale per gli agricoltori e per la salvaguardia del territorio. Non siamo guardiani – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura - ma degli attori economici e sociali rilevanti nella costruzione di un’Italia moderna ed efficiente".
Secondo Luca de Carlo, Presidente della commissione agricoltura del Senato, il messaggio su cui si fonda la legge Serpieri, che offrì una prima sistemazione organica delle diverse disposizioni in materia forestale, è ancora attuale. Infatti, ad accomunare ieri e oggi è il concetto di gestione.
Nel 1923 Serpieri permise all'Italia di avere una legislazione avanzata che affrontava il tema del dissesto idrogeologico, della forestazione e del ruolo degli agricoltori come produzione ma anche come manutenzione del suolo. Il messaggio di fondo era e continua ad essere che l'agricoltura non può e non va messa in contrapposizione all'ambiente, anzi. gli agricoltori sono i più grandi cultori e sostenitori dell'ambiente.