RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE DEI VIGNETI

08/01/2016

La Regione Piemonte ha aperto il bando per l’erogazione di contributi per la Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti per la campagna 2015/2016; le domande dovranno essere presentate entro il 28 gennaio 2016.
Occorre sottolineare che per l’entrata in vigore della nuova normativa che cancella il sistema dei diritti a favore di un sistema di autorizzazioni all’impianto gratuite, non trasferibili e della durata di tre anni, le imprese viticole che intendono usufruire dei diversi sostegni previsti devono disporre o di diritti acquisiti entro il 31 dicembre 2015 oppure di autorizzazioni maturate dal 1° gennaio 2016.
La nuova versione del bando modifica alcuni aspetti rispetto al passato, quali, ad esempio, il trasferimento delle domande dal Sistema regionale a quello nazionale. Per quanto concerne gli interventi oggetto di contributo e lo stesso valore del sostegno, questi sono rimasti pressochè immutati, salvo l’introduzione di un aiuto per il reimpianto di vigneti estirpati nelle aziende causa Flavescenza dorata in ottemperanza ad ingiunzioni comminate dalla Regione Piemonte.
Per consentire i controlli in loco da parte degli Enti delegati, la circolare applicativa nazionale di AGEA prevede che gli estirpi non debbano essere effettuati prima del 15 aprile 2016, salvo proroghe.
Ecco qui di seguito un breve dettaglio delle azioni finanziabili:
A) Riconversione varietale
- estirpo e reimpianto di una diversa varietà di vite sulla stessa superficie o su superficie diversa - reimpianto di una diversa varietà di vite utilizzando un diritto o un’autorizzazione per reimpianto - reimpianto anticipato di una diversa varietà - sovrainnesto su impianti razionali per forma di allevamento e sesto, in buono stato vegetativo e di età massima di 20 anni
B) Ristrutturazione
- estirpazione e reimpianto della stessa varietà di vite - con diversa collocazione più favorevole dal punto di vista agronomico sia per esposizione che per ragioni climatiche ed economiche - senza diversa collocazione ma con modifiche al sistema di allevamento - reimpianto utilizzando un diritto o un’autorizzazione per reimpianto mantenendo la stessa varietà di vite - reimpianto anticipato della stessa varietà di vite - in posizione più favorevole dal punto di vista agronomico sia per esposizione che per ragioni climatiche ed economiche - con modifiche al sistema di coltivazione della vite.
C) miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti
- trasformazione della forma di allevamento a vegetazione non assurgente in sistemazioni a controspalliera assurgente (Guyot, cordone speronato) - modifiche delle strutture di sostegno di un vigneto già esistente con l’esclusione dell’ordinaria manutenzione.
D) reimpianto a seguito di estirpazione obbligatoria per ragioni sanitarie e fitosanitarie.
Fatta questra premessa, si ricorda che come per il passato non sono ammissibili interventi di normale rinnovo di vigneti al termine del loro ciclo vitale (reimpianto sulla stessa particella dello stesso vitigno con la stessa forma di allevamento) e la trasformazione di vigneti che siano stati oggetto di ristrutturazione o riconversione nei dieci anni precedenti a quello di presentazione della domanda. Per maggiori chiarimenti, per conoscere i dettagli operativi legati alla nuova normativa e per la predisposizione delle domande gli interessati sono invitati a rivolgersi ai tecnici di Zona.

Marco Visca