Fra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 il piano strategico della PAC è stato definitivamente approvato dalla Commissione europea e dai ministeri italiani interessati.
Dopo l’approvazione dei Provvedimenti attuativi (Decreti ministeriali), parte dei quali sono già stati divulgati sotto forma di bozza definitiva, seguiranno le disposizioni AGEA sotto forma di circolari ed istruzioni ed infine quelle che sempre più vengono utilizzate dalla pubblica amministrazione per definire gli aspetti dubbi o controversi della normativa, vale a dire le FAQ (risposte puntuali a quesiti ricorrenti) o comunicazioni di chiarimento ufficiali.
Nel documento che trovate in allegato, illustriamo i principali aspetti relativi alla nuova PAC, premettendo che il plafond disponibile per i pagamenti diretti per il quinquennio (2023/2027) vede una diminuzione, apparentemente contenuta se calcolata a prezzi costanti ma in effetti ben più pesante se calcolata a prezzi correnti, cioè tenendo conto dell’inflazione attesa da oggi al 2027. La riduzione reale sarà all’incirca del 15%.
Il frazionamento della somma a disposizione fra i vari interventi vede una netta diminuzione della percentuale destinata ai pagamenti disaccoppiati (titoli) dall’85% della scorsa programmazione al 45% attuale. La parte restante verrà destinata per il 25% a misure orientate alla sostenibilità (eco-schemi), il 3% trasferito ad alcune misure del PSR (biologico e giovani), il 10% al pagamento redistributivo, il 2% ai giovani agricoltori, ed infine il 15% ai pagamenti accoppiati.
La valutazione che viene fatta dagli osservatori suggerisce comunque l’adesione alle misure e gli interventi previsti dalla PAC che, ancorché ridotti, possono rappresentare un ammortizzatore alla fortissima volatilità di prezzi di vendita e costi di produzione che rendono critica la programmazione economica delle aziende agricole.