L'Aratro n.9 Ottobre 2016 - page 5

OTTOBRE 2016
5
p
Via delle Ghiare, 9 - 15068 Pozzolo Formigaro (AL)
Tel. e Fax 0143 417315 - 0143 419005 - E-mail:
sendo ammissibili esclusivamente le spese ri-
sultanti da fatture. Infatti, la maggior parte
dei pioppicoltori professionali e attrezzati,
ben in grado di provvedere con mezzi propri
alle diverse operazioni di impianto, non ha
aderito all’operazione, precludendosi la pos-
sibilità di accedere ai sostegni.
PSRN: Piano assicurativo
individuale (PAI)
In questo elenco di criticità non si può sotta-
cere come AGEA, MIPAAF e ISMEA si siano
resi responsabili della disastrosa applica-
zione della riforma del sostegno al comparto
assicurativo agricolo, introdotta dall’intem-
pestivo programma di semplificazione di
“Agricoltura 2.0” che ha previsto il Piano as-
sicurativo individuale (PAI). Questo piano,
in tutte le Regioni, a cominciare dal Pie-
monte, appare ingestibile a causa, ancora
una volta, degli irrisolti problemi di inter-
scambio dati fra l’anagrafe piemontese e il fa-
scicolo di coordinamento AGEA-SIAN, dal
quale il PAI ricava (2016) o verifica (2015) i
dati di superficie assicurabile.
A tutt’oggi diversi PAI 2016 non possono es-
sere rilasciati per anomalie di superficie e di
resa. Ancora più drammatica la situazione dei
PAI 2015 che risultano in compilazione e che
non possono essere trasmessi ad AGEA (oltre
il 30%) a causa di anomalie varie, sempre per
lo più legate all’interscambio dati.
La situazione è stata più volte segnalata, sia a
livello regionale, sia a livello nazionale, ma i
risultati sono ancora del tutto insoddisfa-
centi e le soluzioni, quando vengono indivi-
duate, risultano per lo più estemporanee e ri-
conducibili all’impegno di singoli operatori
e non ad una procedura precisa, codificata e
nota a tutti i CAA.
Permanendo questa situazione è impensa-
bile che nella prossima primavera i CAA pos-
sano contemporaneamente validare i fasci-
coli, redigere le domande PAC e PSR e com-
pilare i PAI, specie nei territori dove il ricorso
all’assicurazione agevolata è molto diffuso.
Domanda Unica:
le problematiche
e le possibili soluzioni
I tecnici di Confagricoltura hanno riscon-
trato forti e ingiustificati ritardi nelle eroga-
zioni dei pagamenti delle domande uniche
2015. Pur tenendo conto della proroga con-
cessa dalla Commissione Europea agli Stati
membri, in ordine ai termini di pagamento
dei premi relativi all’anno precedente senza
incorrere in riduzioni e rettifiche finanziarie
(differiti dal 30 giugno al 15 ottobre), si è as-
sistito a ritardi per le aziende sottoposte a
controllo oggettivo o titolari di una do-
manda di accesso alla riserva nazionale
(DAR) o interessate da trasferimenti di titoli
ex artt. 20 o 21. Questi ritardi hanno penaliz-
zato, e in molti casi stanno tuttora penaliz-
zando, numerose aziende in modo molto
grave, mettendone a repentaglio la stessa so-
pravvivenza.
In base alle informazioni fornite da ARPEA,
pare che molti dei problemi riscontrati siano
dovuti a difficoltà di carattere organizzativo e
informatico proprie di AGEA e del suo con-
sorzio informativo SIN. Verrebbe perciò attri-
buita esclusivamente ad AGEA la responsabi-
lità dei ritardi e delle anomalie sopra citate e
relative alla messa a regime della Riforma
PAC e alla gestione dei rapporti con gli OPR
regionali, compreso quello piemontese.
In prospettiva, preoccupa anche l’introdu-
zione completa della cosiddetta domanda
grafica e soprattutto del piano colturale gra-
fico. Applicata parzialmente a titolo speri-
mentale nel 2016, si è rivelata di complicatis-
sima gestione, ancorché molto “assistita” da
parte dell’Organismo pagatore. In queste
condizioni si prospetta pressoché impossi-
bile la gestione in forma grafica di tutti i
piani colturali 2017 da parte dei CAA.
È purtroppo ancora d’attualità il problema
dei pascoli, realtà di fondamentale impor-
tanza per il Piemonte. Da un lato, si regi-
strano continui problemi di fotointerpreta-
zione dell’eleggibilità delle superfici ai fini
dei pagamenti PAC, con annosi problemi
nella definizione dei titoli di conduzione,
solo parzialmente risolti da norme regionali
di semplificazione; dall’altro lato, si segnala
la richiesta da parte della Regione di densità
di pascolamento sempre maggiori, insosteni-
bili in diverse realtà della montagna piemon-
tese. Queste criticità sfociano spesso in ridu-
zioni più o meno marcate dei premi e, nei
casi più fortunati, in gravi ritardi dei paga-
menti a favore di realtà di montagna che ne-
cessitano di un concreto sostegno pubblico
per poter sopravvivere.
Il problema della densità minima di be-
stiame va quindi affrontato con la massima
urgenza per individuare soluzioni condivise
e diverse da quelle adottate lo scorso anno,
che puntano invece a definire soglie crescenti
di carico UBA fino al 2018.
In pratica ad oggi, la Regione ha dimostrato il
fallimento dell’impostazione del PSR, di cui
è indispensabile una revisione immediata.
Chiederemo al Presidente della Giunta che la
Regione eserciti un ruolo attivo e propositivo
in materia di politica agricola, partendo da
un confronto reale e fattivo con le rappresen-
tanze del mondo agricolo e mettendo mano
in modo radicale al PSR per cercare di recu-
perare, nei rimanenti anni di programma-
zione, il tempo perduto.
Successivamente chiederemo di essere rice-
vuti da
Sergio Chiamparino
, al quale conse-
gneremo una piattaforma più dettagliata,
chiedendo un termine per l’ottenimento di
risposte concrete. Sensibilizzeremo nel frat-
tempo tutte le forze politiche in Consiglio re-
gionale.
Qualora le risposte risultino insoddisfacenti,
programmeremo una manifestazione di pro-
testa-proposta in tempi brevi.
R.S.
aratro N 09-2016.qxp_Layout 1 05/10/16 14:08 Pagina 5
1,2,3,4 6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,...20
Powered by FlippingBook