L'Aratro n.9 Ottobre 2016 - page 15

OTTOBRE 2016
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G
li erbai intercalari da so-
vescio sono entrati nella
programmazione delle
misure agro climatico ambientali
del PSR regionale come impegni
facoltativi nelle operazioni
10.1.1 (la “nuova 2078”) e 10.1.2
(l’operazione che premia le
aziende che aderiscono agli in-
terventi a favore della biodiver-
sità nelle risaie con la realizza-
zione del “fosso” sempre colmo
d’acqua nelle fasi di asciutta). Di-
ventano impegni obbligatori per
le aziende che aderiscono al-
l’operazione 10.1.3 - tecniche di
agricoltura conservativa nelle sue
tre articolazioni: 10.1.3 azione 1
- introduzione delle tecniche di
minima lavorazione, 10.1.3
azione 2 - introduzione delle tec-
niche di semina su sodo, 10.1.3
azione 3 - apporto di matrici or-
ganiche palabili in sostituzione
della concimazione minerale.
Le aziende che aderiscono a
queste tre operazioni sanno che
tra i vari obblighi è previsto il ri-
spetto di un intervallo massimo
di 40 giorni tra la fine del ciclo di
una coltura e la semina della suc-
cessiva e il divieto di utilizzare a
questo scopo seme autoripro-
dotto ma acquistato e la fattura
di acquisto va conservata per
tutti gli anni d’impegno.
Questo significa due cose:
1) comprare la semente da sove-
scio (vedremo oltre cosa signi-
fica)
2) raccolta una coltura, quella
successiva dovrà essere semi-
nata entro 40 giorni, per avere
sempre una copertura vegetale
del terreno.
Innanzi tutto, il rispetto di
questo intervallo di tempo è più
facilmente ottenibile se dopo la
raccolta di una coltura primave-
rile (mais, sorgo, soia, ecc…),
che avviene nel mese di set-
tembre, si provvede alla semina
di una coltura autunnale (colza o
cereali a paglia, ad esempio) con
semina ad ottobre. Se però la col-
tura primaverile segue un’altra
coltura a semina primaverile op-
pure se la coltura raccolta è un
cereale a paglia, allora per soddi-
sfare questo obbligo occorre
provvedere alla semina di un er-
baio intercalare da sovescio:
questo, si ribadisce, per le tre
azioni della 10.1.3.
Non vogliamo entrare nella po-
lemica relativa alla effettiva ne-
cessità di dover rispettare i “40
giorni” seminando un erbaio a
luglio per sovesciarlo a set-
tembre/ottobre prima della se-
mina di una coltura autunnale,
ma un paio di domande ci sen-
tiamo di porle: quanti giorni ri-
marrebbe in campo questo er-
baio (ammesso che la semina
abbia successo con la nascita del
prodotto seminato, situazione
che in estate - come quella del
2016 - è assai improbabile)? Che
efficacia avrebbe sotto il profilo
ambientale?
Molti interventi per modificare
questa norma sono stati effet-
tuati presso l’Assessorato regio-
nale e molti ne faremo ancora; a
livello regionale ci hanno assicu-
rato che una modifica, per lo
meno per l’azione 3, è stata inol-
trata alla Commissione Europea.
Vedremo gli esiti di questa ri-
chiesta.
Piuttosto dobbiamo registrare
che recentemente la Regione ha
fornito chiarimenti circa l’im-
pegno “erbai da sovescio au-
tunno vernini” previsti per le
operazioni 10.1.1 e 10.1.2 (facol-
tativi) e 10.1.3 (come visto, ob-
bligatori).
In risaia sono ammessi:
– erbaio di sole graminacee;
– erbaio di sole leguminose;
– erbaio misto composto da gra-
minacee prevalenti (ovvero al-
meno il 51% in peso della mi-
scela seminata) + altre essenze
(leguminose, crucifere, ecc…).
Fuori risaia sono ammessi:
– erbaio di sole graminacee;
– erbaio misto composto da gra-
minacee prevalenti (ovvero al-
meno il 51% in peso della mi-
scela seminata) + altre essenze
(leguminose, crucifere, ecc…).
La norma regionale non richiede
l’utilizzo di seme certificato; il re-
cente chiarimento regionale am-
mette l’acquisto del seme da un
altro agricoltore, purchè la ven-
dita sia documentata da fattura.
Inoltre, tra le graminacee sono
consentiti i cereali a paglia au-
tunno vernini, a patto che, ovvia-
mente, non coincidano con la
coltura principale della cam-
pagna 2016-2017 sui terreni ove
si pratica il sovescio.
Questo è quanto a livello regio-
nale è stato chiarito e previsto; è
superfluo, anche in questo caso,
cercare una facile polemica, ma
anche qui una domanda è d’ob-
bligo: nel caso di erbaio misto, il
51% in peso non considera la
possibilità che un’azienda com-
ponga il miscuglio da sovescio
con loietto e pisello proteico: il
peso di 1000 semi del loietto
varia da 2 a 2,5 grammi; la dose
all’ettaro per una coltura di lo-
ietto in purezza è di 40/45 kg;
per il pisello proteico invece il
peso dei 1000 semi è 200/250
grammi (100 volte quello del lo-
ietto) e la dose di seme per una
coltura in purezza è 200/250 kg
all’ettaro.
Sembra difficile poter rispettare
il rapporto graminacee/altre col-
ture nel 51% in peso del seme di
graminacee.
Auspichiamo che la Regione
chiarisca anche questo aspetto.
Ricordiamo che i nostri tecnici
sono a completa disposizione
per ogni utile consiglio agrono-
mico.
Gli erbai intercalari da sovescio a premio nelle misure
agro climatico ambientali 10.1.1 - 10.1.2 - 10.1.3
Chiarimenti normativi sull’uso della semente
Non è stato possibile
pubblicare l’articolo
annunciato nello scorso
numero su “Come concimare
le colture nell’Operazione
10.1.1” per motivi di spazio
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