L'Aratro n.9 Ottobre 2016 - page 14

OTTOBRE 2016
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olto presto la crisi di mer-
cato del grano subirà un
altro colpo mortale: sarà
sufficiente l’approvazione del de-
creto che toglierà alle Camere di
Commercio la facoltà di fissare i
prezzi dei cereali tramite emana-
zione settimanale dei bollettini.
Il sistema attuale è considerato
ormai vecchio e poco trasparente
dunque, secondo alcuni, deve es-
sere sostituito da una commissione
nazionale (detta CUN), che si riu-
nisce a Roma, composta da qualche
decina di responsabili del settore
che avranno in mano le sorti dei
prezzi dei cereali italiani.
Secondo il progetto nazionale, i ce-
reali saranno contrattati sulla Borsa
Telematica Italiana, istituita nel
2001 con il nome di “Meteora Spa”.
Questa piattaforma di trattative te-
lematiche non è mai decollata in
quanto nata principalmente più
che come punto telematico di
scambi commerciali, come sistema
assicurativo contro rischi di insol-
venza. Negli anni ha registrato
scambi ridottissimi che di certo
non possono fotografare i prezzi
reali dei cereali del sistema Italia.
Le borse telematiche funzionano e
forniscono dati autorevoli: si tratta
della borsa telematica francese
“Matif”, riferimento europeo per il
prezzo dei cereali (e non solo) che
scambia milioni di tonnellate al
giorno, oltre alla più nota “Chicago
Board of Trade”, la più importante
in assoluto a livello mondiale. La
nostra borsa telematica non potrà
in alcun modo competere con
questi colossi internazionali, risul-
tando ai più come un ridicolo ten-
tativo per eliminare dal sistema
agricolo italiano l’incontro efficace
e trasparente tra domanda e offerta
assicurato dalle piccole e medie im-
prese agricole, commerciali e di tra-
sformazione dei cereali che hanno
sempre rappresentato l’ossatura del
sistema Italia.
In realtà le Borse locali rappresentano
l’effettiva trasparenza del sistema
commerciale italiano: è sufficiente
partecipare alle trattative che ogni lu-
nedì mattina si svolgono presso la
Borsa Merci della Camera di Com-
mercio di Alessandria per la fissa-
zione dei prezzi dei cereali: qui ogni
delegatoha la facoltà di identificare li-
beramente e pubblicamente un
prezzo, cosa rarissima in altre Borse
merci; questo sistema è una sana e
pulita abitudine da non perdere.
L’attuale mercato contratta decine
di tipologie di frumento, mais e
altri cereali con caratteristiche
sempre più articolate: com’è possi-
bile che una Borsa telematica riesca
a decidere livelli di prezzo senza co-
noscere le peculiarità della merce
esitata localmente? Si guardi dal-
l’alto il nostro stivale: abbiamo la
più alta frammentazione europea
di coltivazioni, con tantissime va-
rietà di cereali e legumi seminati in
appezzamenti dotati di caratteri-
stiche fisiche completamente di-
verse l’uno dall’altro: l’omogeneità
delle caratteristiche che un pro-
dotto necessita per poter essere
scambiato telematicamente in Italia
non è raggiungibile se non attra-
verso iniziative come “
Coltiviamo il
buon grano di qualità
” seguendo le
linee che le Cooperative, Cia e Con-
fagricoltura Alessandria defini-
scono. Altra situazione è quella
della Francia, della Romania o delle
pianure ungheresi, ad esempio, la
cui omogeneità ed estensione può
consentire maggiori garanzie di rag-
giungere l’uniformità qualitativa
che è alla base di una contratta-
zione telematica.
L’iniziativa “
Coltiviamo il buon grano
di qualità
” vuole anche sostenere
l’attuale sistema commerciale agri-
colo basato sulle borse locali, per
far sì che sia effettivamente realizza-
bile la valorizzazione qualitativa
che anche i cereali coltivati in am-
bienti e con tecniche colturali defi-
nite possono raggiungere. Questa sì
che è trasparenza!
BOLOGNA
• È la varietà più coltivata in Italia
• È un grano di forza
• Ottima resistenza al freddo
• Buona resistenza alle malattie
• Colore della granella rosso
• Epoca di semina autunnale
• Richiede terreni fertili
Date le sue caratteristiche agronomiche alla se-
mina occorre utilizzare da 180 a 200 kg all’ettaro
di seme per le semine di inizio ottobre, fino a 240
kg all’ettaro di seme per le semine di fine ottobre.
Le aziende aderenti al progetto devono seminare
semente certificata. Non è ammesso l’utilizzo di
seme aziendale autoriprodotto.
REBELDE
• È la terza varietà più seminata in Italia
• È un grano di forza
• Abbastanza resistente al freddo
• Buona resistenza alle malattie
• Colore della granella bruno scuro
• Epoca di semina autunnale
• Richiede terreni fertili
Date le sue caratteristiche agronomiche alla se-
mina occorre utilizzare da 180 a 200 kg all’ettaro
di seme per le semine di inizio ottobre, fino a 240
kg all’ettaro di seme per le semine di fine ottobre.
Le aziende aderenti al progetto devono seminare
semente certificata. Non è ammesso l’utilizzo di
seme aziendale autoriprodotto
FORCALI
• È una nuova varietà da provare affiancata a Bo-
logna e Rebelde
• È un grano panificabile superiore/di forza
• Buona resistenza al freddo
• Ottima resistenza alle malattie
• Colore della granella rosso
• Epoca di semina da metà ottobre a fine no-
vembre
• Richiede terreni fertili
Date le sue caratteristiche agronomiche alla se-
mina occorre utilizzare 180 kg all’ettaro di seme.
Le aziende aderenti al progetto devono seminare
semente certificata. Non è ammesso l’utilizzo di
seme aziendale autoriprodotto.
I grani di forza forniscono farine dotate della capacità di lievitare moltissimo e di mantenere la lievitazione nel tempo. Una farina di forza deve contenere un
alto tenore proteico così da fornire impasti elastici, tenaci e molto resistenti alla lievitazione. L’indice che misura la forza delle farine è il “W”; per i grani di
forza deve essere superiore a 300; l’indice che misura la tenacità dell’impasto è il “P/L” che per i grani di forza non deve essere inferiore a 0,5; le proteine
non devono essere inferiori al 14%. Queste sono le caratteristiche merceologiche che Bologna, Rebelde e Forcali devono raggiungere. I grani di forza sono
varietà più “delicate” di altre e devono essere coltivate nei terreni più fertili e freschi, adottando particolare attenzione nella nutrizione azotata, perchè pos-
sano produrre l’elevata quantità di proteine, e alla difesa per evitare che attacchi di organismi patogeni provochino scadimenti qualitativi.
Valorizziamo la tradizione dei Mercati locali
“Coltiviamo il buon grano di qualità” è una risposta alla crisi
pagine a cura di
Marco Visca
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