L'Aratro n. 3 Marzo 2017 - page 12

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MARZO 2017
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l’irrigazione
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el numero dello scorso mese di set-
tembre abbiamo riassunto le princi-
pali norme tecniche di produzione
integrata soffermandoci principalmente sui
cereali a paglia autunno vernini.
Abbiamo anche parlato della concimazione,
sia in termini generali che nei termini partico-
lari del frumento tenero e duro.
Con l’approssimarsi della primavera è oppor-
tuno che vengano prese in considerazione
quelle colture che appunto dalla primavera
fino alla tarda estate trovano il periodo di col-
tivazione, quali ad esempio il mais, il pomo-
doro da industria e la vite.
Quanto troverete in questo articolo non sarà
sufficiente a esaurire tutte le problematiche
legate a queste colture: rimane di fondamen-
tale importanza il confronto con i nostri tec-
nici per approfondire tutte le necessarie tema-
tiche agronomiche.
La Regione Piemonte ha già pubblicato con
un anticipo di oltre un mese rispetto alla
prassi normale l'aggiornamento dei discipli-
nari per la campagna 2017; l'intero testo in-
sieme con le schede di coltura in formato ex-
cell sono disponibili sul nostro sito internet.
Naturalmente sul sito verranno pubblicate le
eventuali deroghe che la Regione intenderà
concedere al seguito di eventuali problemi e
eventuali aggiornamenti delle linee tecniche
2017.
Intanto, veniamo ai principali aspetti agro-
nomici obbligatori, primo tra i quali
l’avvi-
cendamento
che, per annotazioni generali e
per le deroghe previste per le zone collinari e
montane e per le aziende frutticole o viticole
nelle quali i cerali a paglia rappresentano
una PLV inferiore al 50% del totale, è stato
ampiamente trattato nel numero 11 dello
scorso dicembre 2015. Conviene comunque
un ripasso per l’avvicendamento del mais e
del pomodoro da industria e per il reim-
pianto della vite: per questa coltura, infatti,
non si può parlare di avvicendamento.
Il mais è un seminativo: nei 5 anni d’im-
pegno su ogni particella il mais deve essere
inserito in un avvicendamento quinquen-
nale che comprenda almeno tre colture e pre-
veda al massimo un ristoppio per ogni col-
tura.
Per quanto riguarda il pomodoro da indu-
stria e da mensa a pieno campo non è con-
sentito il ristoppio; in alternativa dopo due
cicli di pomodoro si deve rispettare un inter-
vallo di almeno 3 anni senza pomodoro. Il
pomodoro non deve seguire altre solanacee
(patata, melanzana, peperone).
Naturalmente valgono le deroghe previste.
Il reimpianto della vite sulla stessa particella è
ammesso se vengono eseguite almeno 2 delle
seguenti pratiche:
- lasciare a riposo il terreno per almeno un
anno tra estirpo e successivo impianto
- apportare dell’ammendante organico sulla
base dei risultati delle analisi chimico-fi-
siche del terreno
- realizzare un sovescio entro il primo anno
del nuovo impianto
- asportare i residui radicali della coltura pre-
cedente.
Nello scorso numero di settembre 2016 si è
accennato anche alle
lavorazioni del suolo:
eccone un riassunto nella tabella sottostante.
I disciplinari di produzione integrata delle colture primaverili
previste dall’Operazione 10.1.1 del PSR (la “nuova” 2078)
Pendenza media Colture erbacee
Colture arboree
Superiore al 30% consentite esclusivamente minima lavorazione, semina su
sodo e la scarificatura – vietata l’aratura
all’impianto ammesse solo le lavorazioni puntuali; è
obbligatorio l’inerbimento dell’interfila, inteso anche con
vegetazione spontanea gestita con sfalci
Tra il 10% e il 30%
oltre alle tecniche sopra descritte sono consentite lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle
rippature per le quali non si applica questa limitazione
obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei
almeno ogni 60 metri o prevedere, in situazioni geo-
pedologiche particolari e di frammentazione fondiaria,
idonei sistemi alternativi di protezione del suolo
dall’erosione
obbligatorio l’inerbimento nell’interfila (inteso anche con
vegetazione spontanea gestita con sfalci); nel periodo
primaverile-estivo, in alternativa all’inerbimento, è consentita
l’erpicatura a una profondità massima di 10 cm o la
scarificatura
Inferiore al 10% nessuna prescrizione
l’inerbimento dell’interfila nel periodo autunno-invernale
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