L'Aratro n. 3 Marzo 2017 - page 8

MARZO 2017
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ASSEMBLEE DI ZONA 2017
G
li agricoltori del Monferrato si sono
dati appuntamento all’Agriturismo
Cascina Bottazza venerdì 24 febbraio
per l’Assemblea di Zona di Casale.
Il presidente provinciale
Luca Brondelli
con
il presidente di Zona
Giacomo Pedrola
, il di-
rettore provinciale
Valter Parodi
e il direttore
di Zona
Giovanni Passioni
hanno accolto
nel salone della struttura ricettiva la vasta
platea di associati.
Pedrola, dopo aver fatto un accenno all’an-
nata agraria positiva sia per il comparto viti-
vinicolo che per quello risicolo, ha mostrato
forte preoccupazione perché i problemi degli
agricoltori sembrano essere da tempo sempre
gli stessi, come la pressante burocrazia e i ri-
tardi nei pagamenti:
“Confagricoltura combatte
per far valere le ragioni di noi imprenditori agri-
coli. È tra l’altro spesso sola nelle battaglie che in-
traprende, quando invece sarebbe auspicabile che
anche le altre associazioni fossero al suo fianco.
Prendere consapevolezza di questa situazione è
fondamentale, così come dare fiducia alla nostra
Confederazione e alla sua azione sindacale”.
Loris Cei
, responsabile di Intesa Sanpaolo,
ha fatto presente che il gruppo bancario è il
più solido che esiste in Italia e offre nume-
rose opportunità di investimento per il set-
tore.
La parola è passata a
Roberto Giorgi
, respon-
sabile economico provinciale, che si è soffer-
mato sulla Politica Agricola Comunitaria:
“Per gli agricoltori non vi sono grandi novità per
quanto riguarda la PAC. Per i nostri uffici sì, in
quanto la Comunità Europea dal 2017 ha intro-
dotto la modalità grafica, ossia il disegno sulla
mappa, andando ad indicare le colture scelte, per
il 75 per cento della superficie nazionale. Al mo-
mento i problemi sono soprattutto di tipo infor-
matico”.
In verità, alcune piccole novità ci sono e ri-
guardano la revisione del plafond per i paga-
menti diretti per gli anni 2017-2020, rispetto
al 2015-2016. Per quanto riguarda il sostegno
accoppiato, dal 2017 risultano interessanti
gli importi stimati per la barbabietola da zuc-
chero (400), riso (100) e pomodoro da indu-
stria (165). Il sostegno alla zootecnia man-
tiene i livelli del 2015. La novità riguarda l’in-
troduzione di un sostegno per le vacche nu-
trici in allevamenti non da latte (825).
Il Greening, componente importante della
Domanda Unica, è stato rivisto, nel senso
che è stato esaminato nel suo impatto totale:
dal 2017 viene introdotta una ulteriore san-
zione che può andare ad intaccare il premio
base, ossia il valore dei titoli di base, oltre al
premio verde.
Giorgi ha parlato anche del PAI, argomento
ripreso da
Giovanni Spinoglio
, presidente
del Condifesa di Casale Monferrato:
“Il
mondo cambia, si complica, ma dobbiamo avere
la forza di rinnovare ciò che non va per miglio-
rarlo. Ad esempio, per la pioppicoltura, che è una
coltura con impianto a lungo termine, abbiamo
studiato e proposto a una compagnia assicurativa
una polizza innovativa apposita per venire in-
contro agli agricoltori”.
Il dibattito in sala ha visto intervenire il pa-
drone di casa
Giorgio Leporati
sui prezzi
delle colture che rimangono bassi, sulla no-
vità dei corsi di formazione e sulle modifiche
allo spesometro.
Laura Giorcelli
ha chiesto
delucidazioni sulle fasce contributive per CD
e IAP.
Michele Dellarole
ha chiesto informa-
zioni sul pagamento per i danni alluvionali.
Il presidente di Confagricoltura Alessandria,
Luca Brondelli, a tal proposito è così interve-
nuto:
“È fresca la notizia che giunge da Roma
circa l’approvazione da parte del Consiglio dei
Ministri della delibera che estende lo stato di
emergenza per l’alluvione di novembre 2016 alle
province di Alessandria ed Asti. Il fondo di solida-
rietà nazionale è però stato utilizzato in gran
parte per i danni causati dal terremoto del Centro
Italia”.
Rossana Sparacino
Casale Monferrato ha chiuso il ciclo di incontri
I
l 2016 è stato il primo anno di
applicazione del regime delle
Autorizzazioni all’impianto dei
vigneti, che ha sostituito il vecchio
regime dei Diritti di reimpianto.
Le nuove disposizioni hanno cau-
sato alcuni problemi di gestione;
il più evidente è stato senza
dubbio quello della mancata asse-
gnazione delle superfici a tutte le
aziende che ne hanno fatto ri-
chiesta; basti pensare che, an-
corché in Piemonte siano state
soddisfatte tutte le richieste, a li-
vello nazionale su domande per
oltre 66.000 ha, ne sono stati con-
cessi solo 6.376.
Il MiPAAF ha pertanto elaborato e
pubblicato un Decreto Ministe-
riale che modifica il n. 12272 del
15 dicembre 2015. Le novità intro-
dotte dal DM 527 del 30 gennaio,
applicate a vari articoli del DM del
2015, sono le seguenti:
Art. 9 del DM 12272,
comma 1: Il
Ministero trasmette alle Regioni
un elenco di autorizzazioni, che
sono poi rilasciate dalle Regioni
entro il 1° giugno; tramite il BUR
le Regioni pubblicano l’atto di ap-
provazione dell’elenco ministe-
riale: tale pubblicazione assume
valore di comunicazione alle
aziende beneficiarie.
Comma 2: nel caso in cui l’auto-
rizzazione venga concessa per una
superficie inferiore al 50% di
quella richiesta, l’azienda può ri-
fiutare la concessione, comuni-
candolo entro 10 giorni ad AGEA
tramite il portale SIAN.
Comma 3: la superficie “rinun-
ciata” viene resa disponibile per
l’assegnazione nell’annata suc-
cessiva.
Dopo l’Art. 5 viene inserito l’arti-
colo 5 bis:
allo scopo di evitare fe-
nomeni elusivi, dal 2017 le do-
mande dovranno contenere infor-
mazioni relative alla regione in cui
verrà impiantata la superficie ri-
chiesta. Sarà obbligatorio mante-
nere il vigneto impiantato per al-
meno 5 anni, salvo cause di forza
maggiore dovute a problemi fito-
sanitari; l’estirpazione dei vigneti
prima dei 5 anni non darà origine
ad autorizzazioni per il reim-
pianto.
Dopo l’Art. 7 viene inserito l’arti-
colo 7 bis:
viene introdotta, a li-
vello regionale, la possibilità di
applicare criteri di priorità al 50%
della superficie richiesta eccedente
quella disponibile. I criteri sono i
seguenti:
• superfici concesse per aumen-
tare la superficie delle aziende
di piccole dimensioni con
estensione compresa fra 0,5 e
50 ha (le Regioni possono mo-
dificare tale parametro al ri-
basso),
• superfici destinate alla viticol-
tura biologica da almeno 5 anni
prima della presentazione della
domanda,
• organizzazioni senza scopo di
lucro con fini sociali che hanno
ricevuto terreni confiscati per
reati di terrorismo e criminalità
di altro tipo e che soddisfano ta-
lune condizioni.
Le Regioni entro il 30 gennaio co-
municano al MiPAAF i criteri di
assegnazione delle priorità.
Dopo l’Art. 9 viene inserito l’ar-
ticolo 9 bis:
nel caso in cui le ri-
chieste ammissibili in una Re-
gione superino la superficie di-
sponibile (massimo 1% di quella
dichiarata a livello nazionale al 31
luglio dell’anno precedente),
sono garantite le autorizzazioni
sino a una superficie pari a 0,1 ha
a tutti i richiedenti. Tale limite
sarà di conseguenza ridotto se la
superficie disponibile non è suffi-
ciente a garantirne il rilascio a
tutti i richiedenti.
Nel caso in cui le richieste ammis-
sibili superino di tre volte la su-
perficie (massimo 1% di quella
dichiarata a livello nazionale al 31
luglio dell’anno precedente calco-
lata a livello regionale), la Re-
gione può applicare un limite
massimo per domanda, pari alla
media delle superfici richieste,
allo scopo di calcolare le proprie
assegnazioni.
Alleghiamo di seguito la tabella
dei criteri di priorità stabiliti dalla
Regione Piemonte.
Luca Businaro
Modifiche al sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli
REGIONE
AZIENDE VITICOLE PICCOLE E MEDIE
PRODUZIONE
BIOLOGICA
ORGANIZZAZIONI SENZA SCOPO
DI LUCRO CHE RICEVONO SUP.
CONFISCATE ALLE MAFIE
DIM. INDIVIDUATA ha
PUNTEGGIO
PUNTEGGIO
PUNTEGGIO
PIEMONTE
0,5 – 30
0,7
0,2
0,1
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