L'Aratro n. 3 Marzo 2017 - page 13

MARZO 2017
13
Sui terreni dove vige il vincolo dell’inerbi-
mento nell’interfila delle colture arboree
sono ammessi interventi localizzati di inter-
ramento dei concimi.
Riguardo alla
scelta varietale
:
• Per il mais è obbligatorio utilizzare se-
menti certificate o seme sano di provenienza
aziendale, se riguarda ecotipi locali.
• Per il pomodoro è obbligatorio utilizzare
materiale di categoria “Qualità CE”; è con-
sentita l’autoproduzione, in particolare per
varietà ed ecotipi locali.
• Per la vite si deve ricorrere a materiale di
moltiplicazione certificato ai sensi del DM 8
febbraio 2005, per i vitigni per i quali esso è
disponibile. È inoltre consigliato, come con-
trasto alla Flavescenza dorata, l’utilizzo di
materiale di moltiplicazione sottoposto a ter-
moterapia in acqua a 50° per 45 minuti.
Per quanto concerne il
diserbo
, i disciplinari
forniscono un elenco piuttosto completo dei
diserbanti registrati su mais, pomodoro e
vite; occorre rispettare le disposizioni di eti-
chetta dei formulati commerciali a base delle
sostanze attive il cui elenco è reperibile nel
nostro sito e che verrà aggiornato non ap-
pena disponibili le norme tecniche valide per
la corrente campagna.
Per la
difesa da insetti e malattie fungine
occorre utilizzare esclusivamente gli
insetti-
cidi
ed i
fungicidi
ammessi; attenzione ai
dosaggi di etichetta e alle eventuali limita-
zioni sul numero di trattamenti consentiti
dai disciplinari sia per le singole sostanze at-
tive, sia per gruppi di sostanze attive dotate di
analogo meccanismo di azione. Si consiglia,
per evitare il verificarsi di fenomeni di resi-
stenza a malattie o insetti, di variare le so-
stanze attive ammesse, rispettando, per
ognuna, le modalità consentite dai discipli-
nari.
Ed ora uno degli aspetti di maggiore com-
plessità: la
concimazione
.
Non ci stancheremo mai di sottolineare che
il punto di partenza per determinare la conci-
mazione sono le
analisi del suolo
: è dal
1995 che vale questo principio. Le analisi del
suolo hanno 5 anni di validità e devono es-
sere ottenute almeno entro 12 mesi dall’ade-
sione (sono accettate analisi non più vecchie
di 5 anni). E le analisi sono, oltre che obbli-
gatorie (la loro mancanza è sanzionabile; ad
oggi non se ne conoscono i livelli, ma da al-
cune indicazioni possono perfino prevedere
la perdita del premio dell’anno), assoluta-
mente necessarie per la redazione del piano
di concimazione, cioè per il calcolo delle
dosi massime di azoto (N), fosforo (P) e po-
tassio (K). La Regione ha definito due possi-
bili sistemi per redigere i piani di concima-
zione: il sistema a
dose standard
e quello del
bilancio
.
Analogamente a quanto descritto per il fru-
mento lo scorso anno, il
sistema a dose
standard
vale per produzioni che nella mag-
gior parte dei casi è lecito attendersi. La dose
azotata può essere aumentata o ridotta, in
base al tenore del suolo, in sostanza organica
(ecco perché è importante nelle analisi
questo valore); Fosforo e Potassio possono
subire incrementi o riduzioni in base alla do-
tazione del suolo, ma anche in caso di ter-
reno con dotazione elevata è possibile un mi-
nimo di apporto fosfatico.
Le schede a dose standard possono essere
consultate dalla pagina 23 alla pagina 78
delle norme tecniche che trovate pubblicate
in home page sul nostro sito.
Con il
sistema del bilancio
, consultabile
dalla pagina 112 e seguenti delle norme tec-
niche, gli apporti azotati, fosfatici e potassici
non devono superare gli asporti; comunque,
per l’azoto, i disciplinari prevedono valori
massimi di apporto calcolati in base alle pro-
duzioni medie regionali. Qualora però
l’azienda dimostri (con fatture di vendita o
con analoga documentazione) che nelle tre
campagne precedenti ha ottenuto produ-
zioni superiori a quelle delle tabelle regionali
e quindi per ottenere la produzione attesa
siano richiesti apporti azotati superiori a
quelli limite, questa azienda può superare i
livelli definiti utilizzando i criteri contenuti
nel Regolamento Regionale 7/R/2001 – diret-
tiva nitrati, anch’esso consultabile sul nostro
sito internet.
Occorre anche sottolineare che in generale
non sono mai ammessi apporti azotati supe-
riori a 100 kg/ettaro in un’unica soluzione:
occorre frazionarli per una maggiore effi-
cienza del fertilizzante.
Inoltre, in caso di utilizzo di effluenti orga-
nici (di natura zootecnica, come compost o
come digestato) nella concimazione di
fondo, l’elemento da tenere in considera-
zione è l’azoto, la cui efficienza non è mai al
100% (come previsto per l’azoto minerale)
ma varia tra il 30%, il 55% e il 70% a seconda
della tipologia di effluente e dell’epoca di uti-
lizzo. In caso di utilizzo di concimazioni or-
ganiche si consiglia di sospendere gli apporti
fosfo/potassici minerali.
I disciplinari di produzione sono spesso
complessi ed articolati; per questo un arti-
colo non può essere in nessun modo esau-
riente. Inoltre spesso le norme non sono
sempre immediatamente comprensibili: ra-
gione in più per esaminarle con i nostri tec-
nici e per prenderne una più completa vi-
sione sul nostro sito internet al link seguente:
nica/lineetecnicheregionali.asp
.
Marco Visca
aratro N 03-2017.qxp_Layout 1 08/03/17 12:47 Pagina 13
1...,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 14,15,16
Powered by FlippingBook