L'Aratro n.5 Marzo 2016 - page 6

MAGGIO 2016
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“S
ono le giovani imprese che stanno trai-
nando l’Italia fuori dalla crisi e l’agri-
coltura è ai primi posti tra le scelte im-
prenditoriali dei giovani. Lo scorso anno quasi
6.000 ‘under 35’ si sono impegnati nel settore pri-
mario. È questa la conferma che la profonda evo-
luzione della nostra Associazione ha dato i suoi
frutti. Il nostro obiettivo è ambizioso: dare reale
centralità all’agricoltura. Ci impegneremo ancora
di più perché si lavori per sciogliere nodi ed elimi-
nare difficoltà, dando respiro e prospettive alle im-
prese, in particolare quelle del comparto zootec-
nico”.
Lo ha detto
Raffaele Maiorano,
riconfer-
mato il 20 aprile scorso come presidente dal-
l’assemblea dei giovani di Confagricoltura.
Affianca il presidente Maiorano una squadra
tutta nuova, a partire dai tre vicepresidenti:
Alda Dalle Donne
di Cremona,
Diana Lenzi
di Siena e
Emanuele Savona
di Palermo. Com-
pongono il nuovo consiglio:
Roberto Fiumara
di Imperia,
Giovanni Bertuzzi
di Bologna,
Niccolò Giovinazzi
. Un ricambio generazio-
nale della squadra e la riconferma del Presi-
dente per rappresentare i 30.000 giovani im-
prenditori agricoli associati a Confagricoltura.
“La vitalità imprenditoriale dell’agricoltura, così
come quella della nostra associazione sono evi-
denti. Nel IV trimestre 2015 l’agricoltura ha regi-
strato un incremento record del valore aggiunto
che ha raggiunto l’8,4% su base tendenziale,
mentre l’anno si era concluso con una crescita
complessiva del 3,8%. Ora si apre una fase nuova
per l’agricoltura. Il nostro settore
– ha concluso
Maiorano -
è sempre più riconosciuto e, forti della
crescita associativa, continueremo a guardare
avanti e a lavorare per rendere concreto il neces-
sario passaggio dall’agricoltore all’imprenditore”.
Il presidente degli giovani di Alessandria
Ales-
sandro Calvi di Bergolo
, essendosi insediato
recentemente, ha preso parte per la prima
volta all’Assemblea nazionale ed ha così com-
mentato:
“Ho preso coscienza di che bella fami-
glia allargata è ANGA nazionale e delle grandi po-
tenzialità di unione che possono nascere tra le no-
stre realtà aziendali, riscoprendo le reti d’im-
presa”
.
R.S.
Maiorano riconfermato presidente
nazionale dei giovani con due vice donna
All’Assemblea presente anche
Alessandro Calvi di Bergolo
U
n decalogo di azioni da
mettere in atto al più
presto per sollevare dalla
crisi le aziende agricole del com-
parto lattiero caseario. Lo hanno
presentato agli attori della filiera
Confagricoltura Cuneo e Torino
nel convegno “Latte, i conti non
tornano” che si è svolto venerdì 29
aprile a Cavallermaggiore (CN).
Le dieci proposte illustrate sono:
efficientamento delle imprese
agricole, integrazione di filiera,
semplificazione della PAC, eti-
chettatura, promozione, amplia-
mento del paniere delle DOP,
rafforzamento dell’export, mi-
glioramento delle qualità,
sgravio contributivo e contingen-
tamento temporaneo delle pro-
duzioni a livello europeo.
Proposte sostenute anche dal
presidente nazionale di Confa-
gricoltura
Mario Guidi
, che ha
partecipato al convegno sottoli-
neando l’importanza di unire le
forze per delineare il futuro
dell’agricoltura, a partire dal set-
tore latte.
“Dobbiamo imparare a
fare squadra, perché solo insieme
possiamo competere, rafforzare le
nostre posizioni e valorizzare le ec-
cellenze italiane per conquistare
nuovi spazi di mercato. A poco ser-
vono misure tampone per risolvere
la crisi del comparto latte: occorrono
interventi più significativi e una
programmazione ad ampio respiro
che coinvolga tutta la filiera”.
Centinaia gli imprenditori agri-
coli provenienti da tutto il Pie-
monte per assistere al convegno,
aperto dai presidenti provinciali
di Confagricoltura,
Enrico Al-
lasia
(Cuneo) e
Paolo Dentis
(Torino), che ha fornito un’ana-
lisi completa su prezzi e mercato
del latte. L’economista agrario
Ermanno Comegna
ha spiegato
come il reddito lordo degli alle-
vamenti bovini da latte in Italia
si sia ridotto del 116% nel 2015 e
del 139% nel primo bimestre di
quest’anno rispetto alla media
dei redditi 2011-2015.
Lo studio – con l’indicizzazione
dei dati ISMEA e senza conside-
rare le sovvenzioni pubbliche –
evidenzia che il confronto tra
costi e ricavi per la produzione
del latte bovino nel 2011 com-
portava un reddito lordo per l’al-
levatore di 3,87 euro ogni 100 kg
di latte. A inizio 2016 il margine
era negativo per 0,85 euro,
mentre la stima di aprile evi-
denzia un disavanzo di 3,34 euro
ogni 100 kilogrammi di latte
prodotto.
Il direttore del CLAL
Angelo
Rossi
ha fornito alla platea uno
spaccato delle dinamiche inter-
nazionali che stanno interes-
sando il settore lattiero caseario.
Secondo Rossi la crisi del com-
parto ha origine nell’emisfero
Sud del mondo, dove nel
2014/2015 è stato prodotto
molto più latte rispetto alla do-
manda, soprattutto a fronte di
un rallentamento delle importa-
zioni causato da molteplici fat-
tori, primo fra tutti la riduzione
del PIL mondiale.
Per non subire la concorrenza di
prezzo globale, bisogna a suo av-
viso orientarsi sempre di più
verso produzioni di Denomina-
zione di Origine e favorirne
l’esportazione. Per fare questo
l’Italia è chiamata a riprogram-
mare la politica di sviluppo del
settore, mentre a livello europeo
bisogna andare oltre i contributi
‘a pioggia’, poco incisivi e utili.
A
Roberto Morello
, presidente
di Piemonte Latte, e
Tommaso
Visca
, presidente di Lait Service,
è toccato poi il compito di por-
tare il punto di vista del mondo
cooperativo, mentre a
Franco Bi-
raghi
, presidente di Confindu-
stria Cuneo e del caseificio Val-
grana di Scarnafigi, quello degli
industriali del territorio. Al di-
battito sono intervenuti anche
Giorgio Ferrero
, assessore regio-
nale all’Agricoltura,
Alberto
Cirio
, europarlamentare,
Felice
Assenza
, del Ministero delle Po-
litiche Agricole e Forestali, oltre
al vicepresidente del CEJA, il gio-
vane allevatore belga
Jannes
Maes
.
All'incontro sul latte di venerdì
scorso erano presenti il presi-
dente
Luca Brondelli di Bron-
dello
, il direttore
Valter Parodi
,
la segretaria di direzione
Cri-
stina Bagnasco
e numerosi diri-
genti e associati di Confagricol-
tura Alessandria.
Crisi del latte: le proposte di Confagricoltura per fronteggiarla
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