L'Aratro n.8 Settembre 2015 - page 4

SETTEMBRE 2015
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………….. il sapore del Pomodoro Piemontese
15068 Pozzolo Formigaro (AL)
Str. Bissone, 1
TEL: 0143.419083
FAX: 0143.319203
SITO:
C’
era anche una delega-
zione di agricoltori pie-
montesi lunedì 7 set-
tembre a Bruxelles, guidata dal
vicepresidente nazionale di Con-
fagricoltura
Ezio Veggia
, dal pre-
sidente di Confagricoltura Ales-
sandria
Luca Brondelli di Bron-
dello
e dal presidente della se-
zione regionale del latte di Con-
fagricoltura Piemonte
Pieran-
gelo Cumino
, con i produttori
ortofrutticoli e zootecnici del-
l’Ue aderenti al Copa-Cogeca, a
manifestare davanti alla sede del
Consiglio in occasione del ver-
tice straordinario dei Ministri eu-
ropei dell’Agricoltura.
Il rinnovo delle misure straordi-
narie annunciato dal Commis-
sario all’agricoltura
Phil Hogan
non basta.
“La situazione della zootecnia ita-
liana
- ha sottolineato Agrin-
sieme, il coordinamento di Con-
fagricoltura, Cia e Alleanza delle
Cooperative Italiane -
sta diven-
tando sempre più insostenibile e gli
agricoltori, nonostante i loro sacri-
fici, non riescono a lasciarsi alle
spalle gli effetti della congiuntura
sfavorevole che, purtroppo, stenta a
tramontare”.
Da un lato il comparto della
carne, che deve fare i conti con la
sempre più pressante volatilità
dei costi delle materie prime, con
la forte dipendenza dall’estero
dei ristalli e con i prezzi, sia dei
bovini che dei suini da macello,
fermo da diversi mesi a livelli
non remunerativi; senza trascu-
rare il tracollo del comparto cu-
nicolo. Dall’altro lato il settore
lattiero-caseario, che dopo
trent’anni di sistema delle quote
necessita di certezze per il futuro
e le cui prospettive reddituali
sono tutte da valutare. Tutto
questo si traduce inevitabil-
mente in perdita di redditività
con prezzi pagati agli allevatori
spesso insufficienti a remunerare
i costi produttivi.
La protesta degli agricoltori fran-
cesi, decisamente agguerriti, sta
intanto fornendo ai nostri cugini
– competitori i primi risultati. Il
governo francese non solo ha la-
sciato manifestare con oltre
1.500 trattori gli agricoltori alle
porte di Parigi, ma ha aumentato
i sostegni al settore.
“Da mesi ormai vengono organiz-
zate manifestazioni in tutta Eu-
ropa”
ha ricordato il presidente
del Copa
Jan Maat,
che ha sotto-
lineato la situazione estrema-
mente difficile del settore delle
carni suine; mentre il numero
uno del Cogeca
Christian Pèes
ha messo l’accento sui problemi
di liquidità che molte stalle eu-
ropee si trovano ad affrontare, tra
il rallentamento della domanda
mondiale e multe da circa 700
milioni per l’ultimo anno delle
quote latte in arrivo.
Paritetica del Brachetto:
ha vinto il buon senso
M
ercoledì 9 settembre ha prevalso il buon senso alla Paritetica del
Brachetto. I rappresentanti di industria e agricoltura, grazie alla
mediazione dell’assessore regionale all’agricoltura
Giorgio Fer-
rero
, sono riusciti a raggiungere un accordo valido per i prossimi 3 anni.
I produttori, a vendemmia quasi finita, adesso potranno lavorare con
qualche certezza in più.
La resa per le uve docg (Acqui) sale a 36 quintali per ettaro e quella della
doc (Piemonte) a 43 q/ha.
Il prezzo per le uve docg è fissato ad un euro al chilogrammo, per il Pie-
monte a 0,86 euro al kg e per il supero a 0,40 euro sempre al kg. Nessuna
trattenuta sarà a carico dei viticoltori, che così potranno avere un reddito,
garantito, per ogni ettaro di vigneto mediamente di 6.000 euro.
L’accordo prevede anche che il supero (oltre i 36 quintali), che sarà sbloc-
cato durante l’anno, continuerà ad essere pagato 0,40 euro al kg. Lo stesso
andrà a determinare la nuova resa produttiva per la vendemmia del 2016.
Resta, invece, invariata, rispetto al passato la resa per chi vinifica e com-
mercializza direttamente il vino.
Si è stabilito poi che le rese, stabilite di anno in anno, non potranno, per
nessun motivo, diminuire nell’anno successivo, ma solo crescere.
Il presidente di Confagricoltura Alessandria,
Luca Brondelli
, ha commen-
tato
: “Il nostro Sindacato è soddisfatto, perché con questo accordo cresce il red-
dito dei viticoltori senza scompaginare il mercato. L’incremento della resa e l’eli-
minazione totale della trattenuta alla fine vanno a favore di chi produce le uve”.
E il direttore provinciale
Valter Parodi
ha detto:
“Tutte le componenti della
Commissione sono state ragionevoli e hanno lavorato per raggiungere un’intesa,
così si è giunti all’accordo interprofessionale. La crescita delle rese, poi, permette
di avvicinarle a quanto stabilito dal disciplinare di produzione”.
Moscato: confermato
l’accordo siglato nel 2014
P
er il Moscato è stato confermato l’accordo sottoscritto nel 2014, che
fissa rese e prezzi delle uve moscato per la vendemmia 2015. Si ri-
corda che già lo scorso anno le rese erano state fissate in 100 q/ha,
mentre il prezzo dell’uva era stato stabilito in 107 euro/ha più Iva. Per
quanto riguarda blocage/deblocage, cioè sulla possibilità di sbloccare
una quota di prodotto a seconda delle esigenze di mercato, non vi è nulla
di definitivo al momento.
“Confagricoltura Alessandria è dell’avviso che il blocage/deblocage sia un ele-
mento importante per la stabilizzazione del sistema, in quanto permette una
certa elasticità nell’utilizzo della produzione, in particolare nel momento in cui
il mercato lo richiede; pertanto, fermo restando necessario il contenimento delle
giacenze, riteniamo che questo strumento potrebbe essere attivato”
commenta
il presidente provinciale del sindacato agricolo
Luca Brondelli
.
Anche Confagricoltura Alessandria a Bruxelles
Manifestazione del Copa-Cogeca per difendere le ragioni dell’agricoltura
P
er adesso nulla di fatto per l’Ac-
cordo interprofessionale sul Gavi.
Nonostante Confagricoltura e le
altre associazioni agricole unitamente
si siano più volte espresse e abbiano
sollecitato l’assessore
Giorgio Fer-
rero
a convocare il tavolo di parite-
tica, al momento in cui andiamo in
stampa la convocazione non è arri-
vata ai partecipanti alla trattativa.
Il direttore di Confagricoltura Alessan-
dria
Valter Parodi
si è così
espresso, commentando la situazione
attuale:
“La parte industriale que-
st’anno non sembra proprio volere col-
laborare per raggiungere un’intesa.
Abbiamo proposto un prezzo a nostro
avviso ragionevole. Speriamo che alla
fine il buon senso prevalga, un po’
come è avvenuto per il Brachetto”.
Gavi: al momento nulla di fatto
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