L'Aratro n.3 Marzo 2015 - page 5

A
grinsieme Alessandria denuncia l’iniquità del pagamento del-
l’Imu per gli agricoltori professionali e ribadisce che lo stato
delle imprese agricole provinciali non consente di sopportare
ulteriori pesi fiscali. Pertanto, richiede al Governo la cancellazione del
tributo attraverso l’intervento dei Parlamentari del territorio.
Gli imprenditori agricoli sono già gravati dalla riduzione del 20%
sull’assegnazione del gasolio agricolo; dalla diminuzione drastica dei
prezzi dei prodotti agricoli; dall’aumento dei costi di produzione e da
ritardi nei contributi emanati dalla Comunità Europea.
Inoltre, nel 2014 hanno visto crollare i loro redditi a causa del mal-
tempo, fitopatie e calo del consumo interno anche a causa del reverse
charge, ossia un meccanismo di inversione contabile dell’Iva per le
vendite di prodotti agricoli alla Grande Distribuzione Organizzata,
che si traduce in una grave perdita di liquidità.
Non è normale infine che si debbano attendere alcuni mesi per l’ap-
provazione dei Programmi di Sviluppo Rurale, che rappresentano un
importante elemento di Politica Agricola, e che vi siano forti ritardi
per l’applicazione della Riforma della Pac.
“Quindi, le aziende agricole non possono sopportare ulteriori aggravi econo-
mici. Questa tassa è iniqua sia nei contenuti che nella modalità di attua-
zione e prelievo e va abolita del tutto. Agrinsieme esige regole certe e i neces-
sari tempi di programmazione e non continui ritardi e ripensamenti in ge-
nerale da parte dello Stato e delle amministrazioni. Questo vale ancor più
in un settore come quello agricolo, di per sé soggetto alle variabili naturali
del clima e più esposto di altri ad eventi non prevedibili”
sostiene
Luca
Brondelli di Brondello
, presidente di Confagricoltura Alessandria
.
È da considerare la peculiarità della provincia di Alessandria diversa
da molte altre realtà regionali e nazionali, che conta 192 Comuni; di
questi parecchi ricadevano nella ZAS zone svantaggiate. Anche a
causa di questo, i Comuni e gli imprenditori agricoli sono messi in
estrema difficoltà; dal punto di vista sociale negli ultimi 40 anni si è
assistito all’abbandono nelle aree più marginali: la superficie della
provincia di Alessandria è di 3.560 Km.q. (1 km² = 100 ettari); la su-
perficie agraria totale (SAT) è passata da Ha 292.759 nel 1970 a Ha
200.180 nel 2010; la superficie agraria utilizzata (SAU) era di Ha
221.751 nel 1970 e di Ha 160.453 nel 2010 (dati ISTAT). Questo in-
dica un’area estremamente delicata e debole; lo dimostrano anche le
problematiche in merito alle recenti esondazioni.
Gian Piero Ameglio
, presidente provinciale di CIA Alessandria com-
menta:
“Consideriamo la tassazione Imu una patrimoniale applicata su
uno strumento di lavoro sul quale gli agricoltori professionali ne detengono
sì il possesso, ma sul quale devono produrre cibo, necessario per la sopravvi-
venza nel rispetto della salubrità e dell’eco-sostenibilità, oltre ad avere il cor-
retto governo del territorio. Abbiamo bisogno di politiche che aggreghino le
imprese in un territorio con grandi potenzialità di sviluppo economico e so-
ciale, non di balzelli che creano l’abbandono delle aree rurali”.
Agrinsieme aveva chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze
il necessario rinvio, ricordando quanto sancito nello “Statuto del
contribuente” che vieta di prevedere adempimenti a carico dei contri-
buenti prima di 60 giorni dall’entrata in vigore di provvedimenti di
attuazione di nuove leggi.
“I contribuenti che non rientrano più nei parametri per l’esenzione do-
vranno versare l’imposta dovuta per l’anno 2014 entro il 10 febbraio
.
Occor-
rono ben più di due settimane per spiegare agli agricoltori e ai cittadini le
novità introdotte dal provvedimento anche per effetto del caos che si è ve-
nuto creare”
concludono i Presidenti della Cia e della Confagricoltura
di Alessandria. In sintesi, Agrinsieme stigmatizza l’atteggiamento
confuso, ondivago e assolutamente non tempestivo del Governo ri-
guardo alle questioni dell’Imu e conferma il proprio impegno per
contrastare questo insostenibile e iniquo tributo, di cui chiede con
forza l’abolizione per gli agricoltori professionali.
R.S.
marzo 2015
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IMU
#noncipiace!
Gli agricoltori professionali
sono già gravati da:
- riduzione del 20% sull'assegnazione del gasolio agricolo
- diminuzione drastica dei prezzi dei prodotti agricoli
- aumento dei costi di produzione
- danni alle colture dovuti alle fitopatie quali la Flavescenza Dorata
- ritardi nei contributi emanati dalla Comunità Europea
Le tasse devono essere proporzionate alla capacità contributiva di ciascuno.
PROGETTOGRAFICOGIANNISTEFANUTTODE LOSTUDIOALESSANDRIA
CHIEDIAMO AL GOVERNO
L’ABOLIZIONE DELL’IMU
PER GLI
AGRICOLTORI
PROFESSIONALI
Agrinsieme Alessandria chiede al Governo
l’abolizione dell’Imu per gli agricoltori professionali
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