L'Aratro n.4 Marzo 2016 - page 12

APRILE 2016
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L
e Misure Agroambientali della Regione
Piemonte sono entrate nella consuetu-
dine di numerosissime aziende agricole
dal 1995. Come tutti sanno la loro applica-
zione è strettamente legata al rispetto dei Di-
sciplinari di Produzione Integrata (DPI) che
ogni anno la Regione Piemonte aggiorna se-
condo quanto stabilito dal Comitato Nazio-
nale Difesa Integrata. Con l’approvazione da
parte dell’Unione Europea del nuovo Pro-
gramma di Sviluppo Rurale della Regione
Piemonte sono state definite le nuove norme
agro-climatico-ambientali ai sensi dell’ope-
razione 10.1.1 (così si chiamano dal 2016).
Le nuove linee tecniche 2016 sono state ap-
provate con la determinazione dirigenziale
152 del 16 marzo 2016.
Come nel passato contengono le regole per
l’avvicendamento delle colture (che già ab-
biamo delineato nell’articolo pubblicato sul
numero dello scorso dicembre 2015), per la
difesa e il diserbo e per la fertilizzazione.
L’intera pubblicazione è disponibile sul
nostro sito internet
-
lessandria.it nella sezione “Speciale infor-
mazione e divulgazione”, “Linee tecniche
regionali”.
Oltre a ribadire la necessità di rispettare
quanto i disciplinari prevedono per ciascuna
coltura, per la difesa da insetti e malattie de-
vono essere utilizzate unicamente le sostanze
attive ammesse esclusivamente contro le av-
versità indicate (ad esempio per la difesa del
pomodoro da industria non è presente l’av-
versità “oidio” per cui non possono essere
adoperati prodotti quali lo zolfo per la difesa
da questa crittogama); i formulati commer-
ciali contenenti le sostanze attive ammesse e
registrati per la difesa della coltura contro le
avversità previste dai disciplinari devono es-
sere utilizzati alla dose di etichetta (rispet-
tando le eventuali limitazioni d’uso).
Per il diserbo dai disciplinari sono stati eli-
minati i riferimenti alle dosi massime am-
messe, per cui gli erbicidi contenenti esclusi-
vamente le sostanze attive ammesse possono
essere utilizzati alle dosi di etichetta (nel ri-
spetto di eventuali limitazioni di utilizzo e/o
di epoca di applicazione). Questa è una no-
vità importante che trova le proprie ragioni
nella necessità di ridurre i rischi di indurre re-
sistenze nelle malerbe. Uniche eccezioni
sono gli utilizzi del glifosate e degli erbicidi
ammessi in viticoltura e frutticoltura che pre-
vedono dosi massime da rispettare.
Tra le sostanze attive per la difesa e il diserbo
occorre considerare che alcune molecole
sono in via di revisione delle autorizzazioni a
livello europeo: se per queste molecole
siamo riusciti ad evitare che venissero già dal
2016 proibite (situazione che avrebbe com-
portato parecchie difficoltà nel trovare ade-
guate sostituzioni) dobbiamo rilevare che
hanno subito alcune importanti limitazioni.
Si tratta di una settantina di sostanze attive
per cui non ci è possibile descriverne le sin-
gole limitazioni, ma nelle norme tecniche
queste sono state molto ben evidenziate.
Inoltre non tutti i fitoregolatori possono es-
sere impiegati: ad esempio sulle colture er-
bacee questi prodotti non sono ammessi
(sono quindi proibiti i prodotti brachizzanti
sul frumento, ad esempio), mentre per le or-
ticole e le frutticole i fitoregolatori ammessi
sono contenuti all’inizio della sezione loro
dedicata.
Per la fertilizzazione sono state previste per
alcune colture (frumento, mais, pomodoro
da industria, patata, cipolla, vite e fruttiferi e
poche altre) semplificazioni nella defini-
zione dei dosaggi attraverso il criterio “a dose
standard” che in generale consente fertilizza-
zioni incrementate rispetto a quelle ammesse
fino al 2015. Per le colture per le quali non è
prevista la “dose standard” o per scelta azien-
dale, la fertilizzazione deve essere definita at-
traverso il bilancio tra le asportazioni e le
eventuali residualità del suolo dovute alla
rotture di medicai o prati nell’anno prece-
dente.
I nostri tecnici sono a completa disposi-
zione per ogni chiarimento e informa-
zione.
Sul nostro sito prossimamente pub-
blicheremo un riassunto che si affiancherà al
“focus sull’operazione 10.1.1” (utilizzato dal
sottoscritto per i seminari dello scorso di-
cembre). Questo nuovo strumento realizzato
in collaborazione con Cadir Lab conterrà ul-
teriori informazioni per la corretta gestione
dell’avvicendamento e delle fertilizzazioni.
Linee tecniche agroambientali 2016
pagine a cura di
Marco Visca
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