L'Aratro n.4 Marzo 2016 - page 6

APRILE 2016
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N
on posso non cominciare ringrazian-
dovi per la vostra volontà di eleg-
germi per un secondo mandato alla
Presidenza della Confagricoltura di Alessan-
dria, incarico che mi riempie di orgoglio e
che cercherò di svolgere nel migliore dei
modi.
ORGOGLIO E APPARTENENZA
Vi assicuro che rappresentare una Unione
come quella di Alessandria è motivo di
grande soddisfazione per la considerazione
della quale godiamo nelle varie sedi istitu-
zionali, nella nostra sede nazionale e per la
riconosciuta preparazione di tutti i nostri col-
laboratori, alcuni dei quali oggi premieremo
per la loro dedizione alla Confagricoltura e
per il raggiungimento della meritata pen-
sione.
SPECIALIZZAZIONE-BUROCRAZIA-
RINNOVAMENTO
Il lavoro della nostra struttura diventa
sempre più difficile, sempre più complicato
da una burocrazia sempre più opprimente
che a volte solo Confagricoltura dimostra di
voler veramente combattere.
Anche per questo è importante che Confagri-
coltura Alessandria si aggiorni e si rinnovi in
continuazione. Fra di noi, direi, c’è un giusto
mix di esperienza e di giovani in gamba, dal
promettente futuro.
Anche in quest’ottica, come vi ho anticipato
alle Assemblee di Zona di gennaio, abbiamo
iniziato una rotazione di funzionari fra le
varie zone, per far loro meglio conoscere la
struttura provinciale e per migliorare la flessi-
bilità, dote fondamentale al giorno d’oggi in
tutti i settori.
DONNE E GIOVANI
In quest’ottica di continua evoluzione, mi fa
piacere ricordare l’aumento del numero delle
donne in consiglio provinciale (adesso a Tor-
tona abbiamo anche un Presidente di Zona
donna) e il nuovo gruppo dell’Anga che si è
ricostituito da poco. Auguro veramente al
nuovo presidente Anga di Alessandria,
Ales-
sandro Calvi di Bergolo
, di riuscire a creare
un gruppo di amici che, con spirito critico ti-
picamente giovanile e soprattutto con entu-
siasmo, sia di stimolo per noi dirigenti senior
per valutare sempre ogni novità. L’Anga di
oggi sarà la Confagricoltura di domani e ab-
biamo il dovere di aiutarli a crescere per il
bene della nostra associazione. In questo
avranno sempre tutto l’appoggio mio e della
struttura, così come lo avrà Confagricoltura
Donna Alessandria.
BIOLOGICO-SOCIALE
Il nostro lavoro sta cambiando. Bisogna
avere il coraggio di esplorare nuove strade.
Così dopo aver organizzato il convegno di
dicembre nel quale abbiamo parlato di
OGM, ci occuperemo di Biologico, una realtà
che non possiamo più ignorare e che cerche-
remo di analizzare con spirito critico, da im-
prenditori.
Intanto abbiamo deliberato in Consiglio di
creare la sezione economica dedicata al Bio-
logico, dove i nostri soci che praticano
questo tipo di agricoltura, e che sono in au-
mento, potranno confrontarsi e discutere fra
di loro come fanno i colleghi degli altri set-
tori.
AGRICOLTURA SOTTO ATTACCO
Se volessi fare un titolo a sensazione per il
nostro giornale, L’Aratro, sulla falsa riga di
quanto leggiamo sui giornali in questi giorni
dovrei titolare “Agricoltura sotto attacco”.
In questi ultimi mesi, continue sono le emer-
genze che mettono in difficoltà il nostro la-
voro.
Citando velocemente a memoria, oltre agli
eventi atmosferici che hanno nuovamente
colpito alcune zone della nostra provincia
con alluvioni pesanti, i cui danni non ven-
gono più risarciti, siamo passati da improv-
vide uscite sui giornali, fatte però da organi
ufficiali, dapprima sulla carne (insinuan-
done la pericolosità), fino a pochi giorni or-
sono sull’uso del glifosate e sugli impianti di
produzione di energia sia Biogas che fotovol-
taici. E potrei continuare a lungo.
Tutto questo in un momento in cui i prezzi
dei nostri prodotti stanno raggiungendo i
minimi storici e per alcuni, come il latte e i
prodotti caseari, si annuncia un buio futuro
sia per il perdurare dell’embargo russo sia per
la fine delle quote latte che avevano fino ad
ora regolato il mercato, fra mille contraddi-
zioni ma lo avevano regolato.
Anche il comparto del Moscato in pochi mesi
è passato da oasi felice a settore in crisi.
REAGIRE ALLA BUROCRAZIA
Come reagire a tutto ciò? In questi anni ho
capito una cosa: noi agricoltori italiani e ales-
sandrini in particolare siamo molto bravi a
fare il nostro lavoro e quindi stiamo rea-
gendo da imprenditori, riducendo i costi, in-
vestendo in tecnologia, valutando alterna-
tive.
AGGREGAZIONE
Forse quello che non riusciamo a fare ancora
bene è metterci assieme, sfruttando gli stru-
menti che oggi ci sono come i contratti di
rete. A mio avviso l’aggregazione è l’arma mi-
gliore per affrontare il futuro e i momenti
difficili che seguiranno.
Tutto questo però non basterà se continue-
remo ad avere contro uno Stato, in tutte le
sue diramazioni che invece di aiutare chi la-
vora, ne complica la vita con una burocrazia
sempre più opprimente.
In altri settori c’è stata una
deregulation
, una
semplificazione sostanziale, mentre in agri-
coltura siamo sempre più obbligati a passare
il tempo a cercare di capire nuovi regola-
menti, nuove norme invece che stare nei
campi a fare il nostro lavoro.
POLITICA
Tutto questo avviene forse anche perché
stiamo perdendo peso politico e referenti.
Se questo è vero, anche noi associazioni dob-
biamo interrogarci sul modo di cambiare il
nostro essere, il nostro modo di rappresen-
tare gli agricoltori. Pensiamo solo a quello
La relazione politico-sindacale del Presidente provinciale
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