L'Aratro n.8 Settembre 2016 - page 18

C
on l’approvazione del nuovo
Programma di Sviluppo Ru-
rale, come detto nell’articolo
sulla concimazione, la Regione Pie-
monte ha aggiornato ed integrato i
disciplinari di produzione.
Accanto ai tradizionali criteri obbli-
gatori riguardanti l’avvicendamento
colturale, la concimazione (con le
relative analisi del suolo) e la difesa
e il diserbo (con la “taratura” delle
macchine distributrici) le norme
tecniche di produzione integrata
sono state “arricchite” di nuovi ob-
blighi che riguardano le lavorazioni
dei terreni in pendio, l’uso di se-
menti o di materiale vivaistico per le
colture arboree certificate e l’irriga-
zione.
Un accenno di queste novità ha tro-
vato spazio nei già citati seminari
dello scorso mese di dicembre; il
nostro sito internet
-
colturalessandria.it ha considerato i
vari aspetti obbligatori dell’opera-
zione 10.1.1 (la”nuova” 2078).
In questo primo articolo verranno
prese in considerazione le norme
tecniche relative alla coltivazione
dei cereali a paglia autunno vernini.
Nei prossimi numeri saranno prese
in considerazione le altre principali
colture (mais, pomodoro, vite, ecc).
Naturalmente non è possibile esau-
rire l’intero discorso riguardante i
disciplinari regionali in poche righe:
il volume che annualmente la Re-
gione edita (e che è presente nel no-
stro sito) conta oltre 350 pagine.
È indispensabile incontrare in no-
stri tecnici per approfondire le di-
verse tematiche agronomiche e de-
finire le varie strategie consentite.
Innanzi tutto l’
avvicendamento
;
per annotazioni generali e per le de-
roghe previste si rimanda all’arti-
colo che abbiamo pubblicato nel
numero 11 dello scorso dicembre
2015.
Per limitare il discorso al frumento
tenero e duro (estendendolo anche
agli altri cereali a paglia), al di là
delle deroghe per le zone collinari e
montane e delle aziende frutticole o
viticole nelle quali i cereali a paglia
rappresentano una PLV inferiore al
50% del totale, si vuole ricordare
solo che ormai a far data dal 1995
grano tenero, grano duro, orzo,
avena, segale, triticale, farro, ecc. ai
fini dell’avvicendamento sono con-
siderati la stessa coltura. Pertanto
rotazioni che in tre anni consecutivi
prevedano grano-orzo-triticale op-
pure grano tenero-grano duro-
grano tenero non sono assoluta-
mente ammesse e sono soggette a
sanzioni (ad oggi purtroppo non è
dato conoscerne l’entità).
Per
la concimazione
si rimanda
all’articolo specifico.
La
scelta varietale
: la Regione non
obbliga a scegliere questa o quel-
l’altra varietà; è obbligatorio utiliz-
zare sementi certificate o prove-
nienti dalla semina di sementi certi-
ficate nell’anno precedente: la
“nuova” 2078 non ammette l’uti-
lizzo di seme aziendale autopro-
dotto per più di un anno.
I disciplinari non prevedono parti-
colari obblighi per la
lavorazione
del suolo
nei terreni in piano o con
pendenze inferiori al 10%; qualora
la coltivazione del grano (e delle
altre colture) sia effettuata in terreni
in pendio, con pendenza superiore
al 30% sono consentite esclusiva-
mente la minima lavorazione, la se-
mina su sodo o la scarificatura: in
poche parole, è proibita l’aratura.
Nel caso di terreni con pendenza tra
il 10% e il 30% è ammessa l’aratura
fino a 30 cm di profondità e ogni 60
metri devono essere realizzati solchi
acquai temporanei per la regima-
zione delle acque di pioggia, onde
evitare fenomeni erosivi.
Per quanto concerne il
diserbo
, i di-
sciplinari forniscono un elenco piut-
tosto completo dei diserbanti regi-
strati sul frumento tenero e duro; oc-
corre rispettare le disposizioni di eti-
chetta dei formulati commerciali a
base delle sostanze attive il cui
elenco è reperibile nel nostro sito.
Per la
difesa da insetti e malattie
fungine
occorre prestare molta at-
tenzione: gli
insetticidi
ammessi
sono molto pochi e gli interventi
contro cimici e afidi sono consentiti
solo al superamento delle soglie
previste.
I
fungicidi
ammessi sono quasi
tutti quelli disponibili (alcuni
anche di recente introduzione non
sono consentiti: occorre esaminare
attentamente l’elenco) ma per al-
cuni sono previste particolari limi-
tazioni. Sono quelli a base delle
cosiddette
“sostanze candidate alla
sostituzione”
ai sensi del Regola-
mento 408/2015 dell’Unione Eu-
ropea: è ammesso l’uso al mas-
simo in due di queste sostanze, in-
teso non solo come numero delle
sostanze utilizzate, ma anche
come numero dei vari interventi,
sia come prodotto singolo o come
miscela. Per intenderci se insieme
con il diserbo utilizzo ad esempio
contro il fusarium una miscela
contenente due sostanze destinate
alla sostituzione per un successivo
trattamento in spigatura non potrò
adoperare nessuna sostanza desti-
nata alla sostituzione, perché ne
ho già utilizzate 2 insieme con il
diserbo, neppure se adopero lo
stesso prodotto utilizzato in prece-
denza.
I disciplinari di produzione per il
frumento, ma anche per tutte le
altre colture, sono norme non
sempre immediatamente compren-
sibili, specialmente al primo anno
della loro nuova versione; ragione
in più per esaminarle con i nostri
tecnici e per prenderne una più
completa visione nel nostro sito in-
ternet.
I disciplinari ogni anno vengono ag-
giornati a fine inverno/inizio prima-
vera successive all’inizio della cam-
pagna (per il 2015/2016 sono stati
approvati nel mese di marzo); per la
campagna 2016/2017 (la prossima)
dovrebbero trovare approvazione
nell’autunno. Ce lo auguriamo viva-
mente.
Arrivederci alla prossima puntata.
Marco Visca
SETTEMBRE 2016
18
C
on DD n. 590 del 25/07/2016 la Regione Piemonte ha aperto
il bando relativo all’Operazione 16.1.1 riguardante la costitu-
zione dei Gruppi Operativi del PEI e la concretizzazione del-
l’idea progettuale in proposta progettuale, sia per l’agricoltura e le
aree rurali che per le foreste, con scadenza il 15 novembre 2016. Il
bando incentiva forme di cooperazione (denominati Gruppi Opera-
tivi) tra almeno due soggetti diversi per la redazione e realizzazione
di progetti di innovazione. I soggetti beneficiari sono le imprese agri-
cole e/o forestali, organismi di ricerca, erogatori di servizi di base, or-
ganismi specializzati e/o di supporto tecnico, costruttori di macchine
e attrezzature agricole e forestali, produttori di mezzi tecnici per
l’agricoltura e per l’allevamento e di prodotti in legno, altri soggetti
del settore agroalimentare e forestale e della filiera del legno, dei ter-
ritori rurali e della società civile, enti locali.
Per il bando completo cliccare il seguente link:
Per informazioni rivolgersi al responsabile tecnico provinciale
Marco Visca e/o al responsabile economico provinciale Roberto
Giorgi in Sede telefonando allo 0131 43151.
Rossana Sparacino
C
on l’avvio delle operazioni di raccolta del mais già in alcune
zone del Nord Italia, vengono segnalate contaminazioni della
coltura per la presenza di aflatossine.
La contaminazione sarebbe stata rilevata anche quest’anno “a macchia
di leopardo” in Veneto e in Friuli attraverso il monitoraggio condotto
dall’Università di Padova in collaborazione con AIRES (l’associazione
italiana raccoglitori, essiccatori e stoccatori).
La presenza dell’aspergillo (fungo produttore delle aflatossine) è stata
registrata in misura molto variabile: l’infezione più evidente è stata re-
gistrata sul mais non irrigato, che tra la fioritura e la fase cerosa ha su-
bito un forte stress a causa del clima caldo e siccitoso e soprattutto nelle
spighe danneggiate da fitofagi (piralide, diabrotica, ecc) o da volatili.
In tali casi lo sviluppo conseguente di aflatossine è praticamente
certo. Per contenere i danni sarebbe opportuno anticipare la rac-
colta,
portando ad essiccare granella di mais con non meno del
22% di umidità
. Ciò comporta un più elevato costo di essiccazione,
ma l’alternativa (in presenza di ammuffimento evidente delle
spighe) è rischiare di trovarsi con un mais vendibile solo per uso
agroenergetico.
M.V.
Uscito il bando sulle reti antigrandine
Con il D.D. 18 agosto 2016, n. 687 la Regione Piemonte ha pubbli-
cato il bando per le seguenti misure:
-
Misura 5:
ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato
da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di ade-
guate misure di prevenzione (articolo 18).
-
Sottomisura 5.1:
sostegno a investimenti in azioni di prevenzione
volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità
atmosferiche ed eventi catastrofici.
-
Operazione 5.1.2:
prevenzione dei danni da calamità naturali di
tipo abiotico.
- Investimenti di prevenzione dei danni da avversità:
reti antigran-
dine
.
Ulteriori informazioni presso i nostri Uffici Zona.
Attenzione alle aflatossine nel mais
Aperte le domande su “innovazione”
Il grano tenero e il grano duro nell’Operazione 10.1.1
Le nuove norme tecniche di produzione integrata
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