L'Aratro n.8 Settembre 2016 - page 15

SETTEMBRE 2016
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S
icuramente tutti avete seguito la
questione legata al rinnovo delle
autorizzazioni degli erbicidi con-
tenenti la sostanza attiva glifosate. Si
sono sprecate considerazioni e valuta-
zioni da parte di “esperti” sui vari
mezzi di comunicazione.
A mio parere occorre fare un po' di
chiarezza sulla situazione e sulle ra-
gioni che hanno influito sulle recenti
modifiche del quadro autorizzativo.
Innanzi tutto il glifosate (N-(fosfono-
metil) glicina) è stato scoperto negli
anni '70. Questa molecola inibisce la
produzione di un enzima sintetizzato
solo dai vegetali che blocca la produ-
zione di 3 aminoacidi aromatici essen-
ziali per la sintesi delle proteine. Dal
momento che tale enzima è presente
solamente nel regno vegetale, il glifo-
sate agisce solo sugli organismi vegetali.
Il glifosate è un principio attivo a ef-
fetto sistemico (assorbito dalle foglie,
viene traslocato in tutti gli apparati ve-
getali, anche quelli radicali; questa ca-
ratteristica lo rende assai utile per la
lotta contro infestanti perennanti diffi-
cili e la bonifica di aree agricole e extra
agricole), non è selettivo (distrugge
ogni organismo vegetale dotato di ap-
parato fogliare) e non è residuale, bio-
degradandosi nel suolo nell'arco di 2
settimane.
Il glifosate è stato commercializzato in
Italia per la prima volta nel 1977 come
Roundup dalla società Monsanto;
negli anni successivi la multinazionale
ha commercializzato altri formulati a
base di glifosate, caratterizzati non solo
da differenze nella concentrazione
della s.a. nel prodotto commerciale,
ma anche dai tensioattivi, sostanze co-
formulanti che facilitano la penetra-
zione, l'assorbimento fogliare e la mi-
grazione del glifosate all'interno della
pianta.
Nel 1992 è scaduto il brevetto del glifo-
sate detenuto da Monsanto: sono stati
autorizzati e sono entrati sul mercato
formulati a base di glifosate prodotti da
diverse Società Fitochimiche, alcuni dei
quali in miscela con altre molecole dal-
l'azione erbicida. L’ingresso di altri for-
mulati contenenti glifosate ha visto l’al-
largarsi delle offerte di questi erbicidi
sul mercato e accanto a formulazioni
per l’uso professionale agricolo sono
comparse formulazioni per uso “dome-
stico”. Pertanto anche i prodotti offerti
hanno subito i necessari aggiustamenti
quali ad esempio la concentrazione in
glifosate dei vari diserbanti per uso agri-
colo e per uso hobbistico che poteva va-
riare da pochi grammi di sostanza attiva
per chilogrammo di prodotto utilizza-
bile fino a quasi 500 grammi di glifo-
sate per kg di prodotto commerciale.
Un’altra conseguenza è stato l'abbatti-
mento - in misura notevole negli anni -
del prezzo al consumo.
Nel corso degli anni moltissimi erbi-
cidi a base di glifosate già registrati
hanno subito la revoca delle autorizza-
zioni a seguito della revisione generale
che in sede comunitaria tutte le so-
stanze chimiche utilizzate in agricol-
tura hanno subito; la revoca è stata do-
vuta da un lato al mancato aggiorna-
mento della documentazione neces-
saria al mantenimento delle autorizza-
zioni, per lo scarso interesse delle So-
cietà fitochimiche al mantenimento di
tali autorizzazioni, dati i notevoli costi
connessi alla produzione dei dossier
tossicologici e ecologici di questi pro-
dotti, non compensati dal ricavo dalla
vendita di prodotti ormai a basso
prezzo al consumo; dall’altro al fatto
che questi formulati commerciali non
rispondevano ai nuovi severi standard
richiesti dalla UE. Per la sostanza attiva
glifosate, che aveva superato i vari test
ecologici e tossicologici, era stata pre-
vista una scadenza comunitaria delle
autorizzazioni per il 30 giugno 2016.
Per un dettaglio delle autorizzazioni e
delle revoche aggiornato in tempo
reale, completo e significativo può es-
sere consultata la banca dati del Mini-
stero della Salute il cui link è presente
nel nostro sito alla voce "prodotti fito-
sanitari" della sezione "speciale infor-
mazione e divulgazione".
Come detto, la scadenza delle autoriz-
zazioni europee alla messa in com-
mercio e all'utilizzo del glifosate e
degli erbicidi contenenti questo com-
posto era stata fissata al 30 giugno
2016; gli allarmi lanciati dall'ISPRA
(Istituto Superiore per la Protezione e
la Ricerca Ambientale) relativamente
alle crescenti contaminazioni delle ri-
sorse idriche da parte della sostanza at-
tiva (tal quale) e del suo metabolita
AMPA, dallo IARC (l’Agenzia Interna-
zionale per la ricerca sul cancro del-
l’Organizzazione Mondiale della Sa-
nità, l'agenzia speciale dell'ONU per la
salute) sulla tossicità del glifosate (pro-
babile cancerogeno) e le rassicurazioni
dell'EFSA (l'Autorità europea per la si-
curezza alimentare) che invece assolve
la sostanza attiva e l’AMPA dalle accuse
di tossicità sia acuta - quella che si ma-
nifesta entro poche ore dall'assunzione
- che cronica - quella più subdola le-
gata alla cancerogenicità - hanno susci-
tato un dibattito acceso sul rinnovo
delle autorizzazioni del glifosate in
tutta la UE, portando alcuni Stati
membri, tra cui l'Italia, a assumere at-
teggiamenti molto discutibili circa il
rinnovo delle autorizzazioni. In parti-
colare i nostri ministri delle politiche
agricole
Maurizio Martina
e della sa-
lute
Beatrice Lorenzin
avevano affer-
mato che l'Italia doveva diventare una
nazione a "glifosate zero", annun-
ciando una posizione nettamente con-
traria al rinnovo delle autorizzazioni;
non si capisce se questa posizione sia
stata assunta per approfonditi motivi
tecnico scientifici riguardanti salute e
ambiente oppure sull'onda di un mo-
vimento di opinione che ritiene i fito-
farmaci il principale male della nostra
agricoltura, male assolutamente da
estirpare. In realtà la posizione italiana
da contraria si è concretizzata in
un'astensione al momento del voto.
I tentativi di comporre a livello eu-
ropeo la questione autorizzativa (come
rinnovo o come revoca) si sono scon-
trati con differenti posizioni degli Stati
membri che non sono riusciti a trovare
una maggioranza qualificata (almeno
15 voti favorevoli o contrari che rap-
presentano almeno il 65% della popo-
lazione dell'Unione Europea). Per la
cronaca, insieme all’Italia si sono aste-
nuti anche Francia e Germania, in-
sieme con Austria, Grecia, Portogallo e
Lussemburgo; l’unico Stato membro
contrario è stata Malta; gli altri 20 Paesi
della UE si sono dichiarati favorevoli al
rinnovo delle autorizzazioni, ma rap-
presentano solo il 52.91% dei voti.
La Commissione Europea ha deciso,
quindi, di demandare ogni decisione al
parere del Comitato per la valutazione
dei rischi dell'Agenzia europea per le so-
stanze chimiche. Successivamente con il
regolamento 2016/1056 del 29 giugno
2016 la Commissione Europea ha di
fatto prorogato fino al 31 dicembre
2017 (o a sei mesi dal ricevimento del
parere dell'Agenzia per le sostanze chi-
miche se ricevuta antecedentemente al
31 dicembre 2017) le "approvazioni"
della sostanza attiva glifosate.
Recentemente, con il Regolamento
2016/1313 del 1° agosto 2016
l'Unione Europea ha disposto che in
merito al glifosate gli Stati membri pre-
stino "
particolare attenzione alla prote-
zione delle acque sotterranee nelle regioni
esposte a rischi, soprattutto in rapporto ad
usi non colturali"
, prestino "
particolare
attenzione ai rischi derivanti dall'uso nelle
aree specifiche"
(parchi, giardini, campi
sportivi e aree ricreative, cortili e aree
verdi all'interno di plessi scolastici,
aree gioco per bambini e adiacenti a
strutture sanitarie) e infine prestino
"particolare attenzione a che gli usi pre-
raccolto rispettino le buone pratiche agri-
cole"
.
La decisione del Ministero della Salute
non si fa attendere: il 9 agosto 2016, in
attuazione del Reg. 2016/1313 ha ema-
nato un Decreto di revoca delle auto-
rizzazioni all'uso di prodotti fitosani-
tari contenenti la sostanza attiva glifo-
sate nelle aree frequentate dalla popo-
lazione o da gruppi vulnerabili quali
parchi, giardini, campi sportivi e aree
ricreative, cortili e aree verdi all'interno
di plessi scolastici, aree gioco per bam-
bini e adiacenti a strutture sanitarie;
l'impiego in pre raccolta al solo scopo
di ottimizzare il raccolto o la trebbia-
tura viene revocato; in caso di impiego
extra agricolo ne viene vietato l'uso su
suoli contenenti più dell'80% di
sabbia, in aree vulnerabili e zone di ri-
spetto. Inoltre a decorrere dal 22
agosto viene revocata l'immissione in
commercio dei prodotti fitosanitari
contenenti la sostanza attiva glifosate
ed il coformulante ammina di sego po-
lietossilata (detta anche POE Tallowa-
mine, numero chimico CAS 61791-26-
2). La commercializzazione da parte
del titolare delle autorizzazioni e la
vendita da parte di rivenditori e distri-
butori autorizzati delle scorte in gia-
cenza è ammessa per tre mesi a partire
dalla data della revoca, fino al 22 no-
vembre 2016; l'impiego da parte degli
utilizzatori professionali è ammesso
per 6 mesi dalla data del decreto di re-
voca , fino al 22 febbraio 2017. Alle-
gato al decreto viene pubblicato
l'elenco dei fitofarmaci oggetto di re-
voca, elenco successivamente corretto
dal Decreto dello stesso Ministero
della Salute in data 16 agosto 2016, che
integra l'elenco con l'aggiunta di alcuni
erbicidi in precedenza non inseriti, e
quindi revocati, e lo "snellisce" con
l'elenco degli erbicidi che non conten-
gono il coformulante ammina di sego
polietossilata (CAS 61791-26-2);
l'elenco dei formulati revocati e
l'elenco di quelli "ripescati" è consulta-
bile nella sezione dedicata al glifosate
del nostro sito internet alla voce "pro-
dotti fitosanitari" della sezione "spe-
ciale informazione e divulgazione".
Al prossimo numero il quadro tossico-
logico sulla quesitone glifosate.
Marco Visca
Il 20 luglio è deceduto a Tas-
sarolo
STEFANO SPECIALE
Ne danno notizia la moglie
Ada, la figlia Federica e il no-
stro socio Francesco Spe-
ciale. Le più sentite condo-
glianze dall’Ufficio Zona di
Novi Ligure, dalla Redazione
de L’Aratro e da Confagricol-
tura Alessandria.
• • •
Il giorno 11 luglio è mancato
SILVIO GATTI
padre del nostro associato ed
ex consigliere della Zona di
Tortona Andrea Gatti.
Alla moglie Vittoria, ai figli
Andrea con Stefania e Mo-
nica con Filippo, agli adorati
nipoti e ai parenti tutti le più
sentite condoglianze dall’Uf-
ficio Zona di Tortona, dalla
Redazione de L’Aratro e da
Confagricoltura Alessandria.
Glifosate sì, glifosate no… un po’ di chiarezza
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