L'Aratro n.9 Ottobre 2015 - page 14

L
e aziende risicole manife-
stano forte preoccupazione
in merito alla notizia circo-
lata recentemente e diffusa con
un comunicato diramato da
Agrinsieme ai Ministeri compe-
tenti, in merito al rifiuto da parte
della Direzione Generale per la
Sanità e la Sicurezza alimentare
della richiesta di autorizzazione
definitiva da parte della Com-
missione europea del Tricicla-
zolo, fungicida attualmente im-
piegato per la lotta al brusone
del riso (
Magnaporthe grisea
). La
molecola risulta essere la più ef-
ficace attualmente presente sul
mercato per contrastare gli at-
tacchi di brusone.
Il diniego è dovuto ad una insuf-
ficienza di documentazione e di
dati comprovanti gli effetti che
tale sostanza potrebbe avere
sull’uomo e sull’ambiente se-
condo quanto richiesto dai Rego-
lamenti comunitari.
Occorre considerare però che
buona parte del prodotto viene
importato in Unione Europea da
Paesi terzi (Thailandia, Cam-
bogia, India, Vietnam) in cui il
fitofarmaco è utilizzato e inevita-
bili residui anche minimi del
principio attivo sono comunque
presenti nel prodotto.
Un tale provvedimento compor-
terebbe per i risicoltori italiani
(ed europei) una ingente perdita
di raccolto (25-50% della produ-
zione in funzione della sensibi-
lità della varietà) e un forte deca-
dimento a livello qualitativo del
prodotto nelle aree interessate
dagli attacchi di brusone. Varietà
come Carnaroli e Arborio mag-
giormente commercializzate sul
mercato interno, risulterebbero
fortemente penalizzate.
Ci si è rivolti pertanto al Mini-
stero della Salute per sottolineare
le forti conseguenze negative che
avrebbe il rifiuto dell’autorizza-
zione sull’intero comparto pro-
duttivo sottolineando il fatto che
non avrebbe senso negare l’uti-
lizzo del Triciclazolo in UE e suc-
cessivamente importare risone
contenente tracce della stessa
molecola.
Gian Luca Michelone
OTTOBRE 2015
14
Il 7 settembre all'ospedale Gal-
liera di Genova, con il peso di
3,7 kg., è nata
CECILIA,
figlia
di Silvia e Luigi, nipote dell'as-
sociata della Zona di Novi Li-
gure Carla Rebora e Giuseppe.
Ai genitori e ai parenti tutti
l’Ufficio Zona di Novi Ligure,
Confagricoltura Alessandria e
la Redazione de L’Aratro augu-
rano tanta felicità.
Il 13 settembre è nato
DAVIDE
secondogenito di Francesca e
Andrea Mazza della Cascina
Carirola di Bosco Marengo. Ai
genitori, al fratellino Pietro, ai
nonni Bruno e Mari e a tutti i
familiari l’Ufficio Zona di Ales-
sandria, Confagricoltura e la
Redazione de L’Aratro espri-
mono le più vive e sincere con-
gratulazioni.
Il 16 settembre è nato
LO-
RENZO
, figlio di Beatrice e
Marco Repetto, nostro asso-
ciato di Basaluzzo. Alla sorel-
lina Matilde, ai genitori, ai
nonni e ai parenti tutti l'Ufficio
Zona di Novi Ligure, Confagri-
coltura Alessandria e la Reda-
zione de L'Aratro augurano le
più sentite felicitazioni per il
lieto evento.
Culle
Confagricoltura
Piemonte
FEASR
Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale: l’Europa
investe nelle zone rurali
Attività di informazione anno 2013-2014 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B
Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte
“Apprezziamo la linea della fermezza del Governo di
mantenere il divieto, previsto dalla normativa italiana,
di detenzione e utilizzo di latte in polvere, concentrato e
ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero-ca-
seari. Il ‘made in Italy’ lattiero-caseario si tutela valoriz-
zando ed utilizzando esclusivamente latte italiano”.
È questo il commento di Confagricoltura alle no-
tizie stampa sulla lettera del Governo, inviata alla
Commissione Europea, in cui si esprime, in modo
circostanziato, la volontà di mantenere l’attuale
normativa nazionale.
“Confidiamo che Bruxelles non costringa a modificare
una normativa fondamentale per produttori e consuma-
tori
– osserva il direttore di Confagricoltura Ales-
sandria,
Valter Parodi
- È
tempo però di prevedere,
come indicato anche dallo stesso commissario Hogan,
un’etichettatura esaustiva obbligatoria con indicazioni
chiare e dettagliate al consumatore per distinguere il
formaggio commercializzato sul nostro territorio e pro-
dotto con latte in polvere/concentrato da quello prodotto
con latte fresco”.
I prodotti trasformati si distinguono per le materie
prime utilizzate e per i diversi processi di produ-
zione. È ovvio che utilizzare latte in polvere/con-
centrato al posto del latte fresco conferisce una di-
versa caratteristica al formaggio prodotto e, quindi,
è necessario e doveroso comunicare tale differenza
al consumatore.
R.S.
Lotta al brusone del riso
Formaggi: sì alla fermezza del Governo
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