L'Aratro n. 4 Aprile 2017 - page 9

APRILE 2017
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I
MPIANTI
DI
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ISCALDAMENTO
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LIMATIZZAZIONE
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ESTIONI
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ARBURANTI
AGRICOLI
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C
on il decreto 1411 del 3 marzo, il MiPAAF
ha emanato le disposizioni generali per la
misura della ristrutturazione e riconver-
sione dei vigneti.
Alle Regioni spetterà il compito di decidere in me-
rito ai seguenti ambiti:
• aree di intervento
• individuazione dei beneficiari
• varietà, forme di allevamento e numero di
ceppi per ettaro
• superficie minima oggetto di intervento
• azioni ammissibili al finanziamento
• periodo entro il quale devono essere realizzati
gli interventi
• tipologia di erogazione del contributo: in anti-
cipo con fidejussione e/o a collaudo
• limite massimo di contributo
• varianti.
La data ultima per la presentazione delle do-
mande all’Organismo Pagatore AGEA è il 30
giugno.
Le Regioni possono consentire che vengano rea-
lizzate le seguenti iniziative:
• reimpianto su stesso appezzamento o su appez-
zamento diverso di una diversa varietà di vite
(con autorizzazione in possesso dell’azienda,
con l’impegno ad estirpare un vigneto di pari
superficie, con estirpazione e acquisizione
dell’autorizzazione al reimpianto),
• sovrainnesto su impianti in buono stato vegeta-
tivo già ritenuti razionali per forma di alleva-
mento e per sesto di impianto,
• diversa collocazione del vigneto attraverso il
reimpianto in una zona più favorevole,
• reimpianto del vigneto sulla stessa particella,
ma con modifiche alla forma di allevamento ed
al sesto di impianto,
• miglioramento delle tecniche di gestione dei vi-
gneti attraverso la razionalizzazione degli inter-
venti sul terreno e delle forme di allevamento.
È opportuno ricordare che il normale rinnovo
dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di
vita naturale non costituisce operazione di ri-
strutturazione e riconversione.
La superficie minima oggetto di intervento potrà
essere di 0,5 ha; per le aziende con superficie to-
tale inferiore o uguale a 1 ha, le superficie minima
è di 0,3 ha.
Per quanto riguarda l’entità dei contributi, essi
non dovrebbero discostarsi da quelli stabiliti
nelle ultime annate:
• massimo 16.000 euro/ha per estirpo/reimpianto
• massimo 11.100 euro/ha per il reimpianto
• massimo 4.500 euro/ha per il sovrainnesto
• massimo 4.100 euro/ha per la trasformazione
delle forme di allevamento
• massimo 5.200 euro/ha per la modifica delle
strutture di sostegno
Saranno probabilmente ammessi anche interventi
di estirpazione e reimpianto per ragioni fitosani-
tarie.
Saranno concessi contributi maggiorati per le
aziende che operano in territori svantaggiati con
pendenza del terreno superiore al 30% e altitu-
dine superiore ai 500 m s.l.m..
Una novità importante riguarda l’importo del pa-
gamento anticipato: l’importo non può superare
l’80% del contributo ammesso; il restante 20%
viene erogato dopo l’effettuazione del collaudo;
per ottenere l’anticipo le aziende dovranno costi-
tuire una fidejussione pari al 110% del valore
dell’anticipo.
Per quanto concerne la realizzazione degli inter-
venti inseriti in domanda, se essi non vengono
realizzati per la superficie totale inserita in do-
manda, in caso di pagamento a collaudo delle
opere verrà versato l’importo corrispondente alla
superficie realizzata; nel caso di pagamento anti-
cipato verrà recuperato l’importo corrispondente
alla superficie non realizzata.
Se la differenza tra la superficie realizzata e quella
oggetto della domanda approvata non supera il
20% il sostegno è calcolato sulla base della super-
ficie effettivamente realizzata; se la differenza è
compresa fra il 20 ed il 50%, l’aiuto è erogato
sulla base della superficie effettivamente realiz-
zata e ridotta del doppio della differenza; se la dif-
ferenza supera il 50% non è concesso nessun
aiuto ed inoltre l’azienda non potrà accedere alla
misura di sostegno per la ristrutturazione e ricon-
versione dei vigneti per i successivi 3 anni.
Luca Businaro
Ristrutturazione e riconversione vigneti 2017:
il Decreto Ministeriale sancisce le linee guida
Un Timorasso
da cinema!
C
he
Walter Massa
sia ben
più che un viticoltore è ri-
saputo e non solo dagli ad-
detti ai lavori. Ne è un esempio il
riconoscimento come Imprendi-
tore dell’anno conferitogli ne-
anche sei mesi fa dalla Camera di
Commercio di Alessandria. Im-
pegno, dedizione, intuito, lungi-
miranza e brio sono alcuni degli
aggettivi che potrebbero definirlo.
Anche se Walter è molto altro an-
cora e stupisce ogni volta che lo si
incontra. Ciò che non stupisce, in-
vece, é la forza con cui negli ultimi
tempi il vino che Massa ha ripor-
tato in vita, il Timorasso, stia emer-
gendo nel panorama enologico
italiano. Dopo l’acquisto di terreni
sui Colli Tortonesi da parte del
fondatore di Eataly,
Oscar Fari-
netti
, di cui hanno parlato tutti i
media, il fascino del Timorasso è
portato direttamente in bottiglia
sul grande schermo grazie a una
pellicola in questi giorni al ci-
nema. Il Timorasso è, infatti, pro-
tagonista di “Non è un Paese per
giovani”, film del regista toscano
Giovanni Veronesi
, i cui protago-
nisti sono due ragazzi italiani che,
senza nessuna prospettiva nel no-
stro Paese, tentano di rifarsi una
vita a Cuba. La scena in cui com-
pare l’etichetta “Derthona” si può
riassumere così: all’interno di un
ristorante un cliente chiede un
vino bianco, il Timorasso. Il più
giovane dei ragazzi di sala Sandro
(
Filippo Scicchitano
) al suo
primo giorno di lavoro scende in
cantina e lì Luciano (
Giovanni An-
zaldo
) gli spiega che il Timorasso,
il Derthona, lo si trova di annate
diverse e quello più vecchio corri-
sponde al più costoso. In questo
modo avviene il primo incontro
tra i due protagonisti del film. Uno
scambio di battute che spiega che
il Timorasso va dimenticato in
cantina, la prima e la più impor-
tante delle caratteristiche di questo
vino.
“Dopo decenni d’oblio, grazie a
Walter Massa e ad alcuni vignaioli lo-
cali e alla coesione degli associati del
Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi,
il vitigno Timorasso è tornato a splen-
dere come merita”
commenta il pre-
sidente di Confagricoltura Ales-
sandria,
Luca Brondelli
.
Rossana Sparacino
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