L'Aratro n.6 Giugno 2016 - page 14

GIUGNO 2016
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RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI
Stop al bando 2016/2017
e scorrimento della
graduatoria 2015/2016
I
l nuovo Bando Regionale per la Ristrutturazione e Riconversione
dei vigneti per la campagna 2016/2017 non verrà aperto. Le ri-
sorse destinate alla campagna 2017 saranno impiegate per pagare
le domande di contributo non finanziabili (cioè con un punteggio
inferiore al minimo sufficiente per entrare in graduatoria) presentate
sul bando che è scaduto il 15 marzo scorso.
A breve sarà approvata la graduatoria che conterrà le domande imme-
diatamente finanziabili e quelle non immediatamente finanziabili
del bando 2015/2016.
Successivamente sarà appplicato un piccolo scorrimento della stessa
graduatoria in seguito ad economie derivanti da altre misure. Infine,
la Regione provvederà ad emettere una disposizione che consentirà lo
scorrimento di tutta la graduatoria utilizzando le risorse del bando
2016/2017; tale disposizione concederà anche tempistiche più
lunghe per le domande “a collaudo” inizialmente fuori graduatoria:
le aziende avranno tempo fino a giugno 2017 per eseguire i lavori.
Luca Businaro
Dematerializzazione
dei registri di cantina:
proroga ufficiale a fine anno
C
on D.M. n. 617 del 18
maggio 2016 è stata pro-
rogata al 31 dicembre
2016 l’entrata in vigore della de-
materializzazione per i registri di
cantina.
Le motivazioni che hanno spinto
il Ministero a modificare ulte-
riormente le tempistiche di en-
trata in vigore del nuovo sistema
derivano dalle istanze presentate
dalla filiera vitivinicola (Confa-
gricoltura in testa).
Nelle ultime settimane è infatti
emersa la necessità di avere
tempi più lunghi per testare il si-
stema in modalità di “sperimen-
tazione”. I primi test effettuati
con gli applicativi hanno inoltre
dimostrato che occorre appro-
fondire in modalità di test le pro-
blematiche relative alla gestione
della vinificazione.
L.B.
Raggiunto l’accordo
quadro annuale per il
pomodoro da industria
Il prezzo non è accettabile
N
ella notte tra il 17 e il 18 maggio scorso a Parma si è conclusa
la trattativa al tavolo per la contrattazione del Pomodoro da
industria del Nord, tra Industrie di trasformazione e Organiz-
zazioni di produttori. L’accordo stabilisce un prezzo di 85,20 euro a
tonnellata, franco campo, che varranno con una produzione com-
presa tra 2.350.000 e 2.550.000 tonnellate. Al di sotto delle
2.350.000 t. si aggiungerà 0,05 euro/tonnellata sino ad un massimo
di 3 euro, ogni 5mila tonnellate mentre al di sopra delle 2.550.000 t.
si toglierà 0,05 euro/tonnellata sino ad un massimo di 3 euro ogni
5mila tonnellate in eccesso.
Luigi Ricaldone
, presidente della Sezione del Pomodoro da industria
di Confagricoltura Alessandria, ha così commentato:
“Dopo questa
lunghissima trattativa una cosa è certa: l’accordo raggiunto non soddisfa i
produttori. Il risultato era già delineato da un po’ di tempo e crea molte dif-
ficoltà alla parte agricola”.
Ampliamente deluso anche
Giuseppe Alferano
, vice presidente di
Confagricoltura Alessandria e componente della Sezione del Pomo-
doro da industria:
“È evidente che i costi di produzione aumentano e i ri-
cavi diminuiscono per gli agricoltori. Ciò che maggiormente va sottolineato
è che le OP hanno operato in modo inadeguato. A mio avviso, era suffi-
ciente da parte loro svolgere una programmazione corretta, cosa che non è
stata fatta, cioè in questo caso bisognava ridurre la superficie coltivata a po-
modoro da industria. Si sono seminati troppi ettari rispetto a quelli neces-
sari. È da cinquant’anni che non si fanno gli interessi degli agricoltori,
quindi è necessario cambiare il sistema OP”.
Rossana Sparacino
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