L'Aratro n.8 Settembre 2016 - page 7

SETTEMBRE 2016
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I
l mondo cooperativo raccoglie la provo-
cazione lanciata da tutto il mondo agri-
colo provinciale rappresentato da
Cia
e
Confagricoltura
e sfociata nel blocco delle
contrattazioni per un mese alla Borsa merci
della CCIAA e con l’iniziativa “non semine-
remo più grano - prezzo pagato troppo
basso” e risponde con il progetto “Colti-
viamo il buon grano di qualità” coordinato
con il
Centro Agricolo San Michele, Produt-
tori Mais di Alessandria e Settevie
.
Dopo un mese di agitazione, dalla fase di
protesta si passa alla programmazione. “
La
reazione a un andamento di mercato penaliz-
zante, e non solo quello locale, è stata quella di ri-
fiutare future coltivazioni di grano
- dice il pre-
sidente della Cooperativa Produttori Mais di
Alessandria
Mariano Pastore
-
Organismi eco-
nomici al servizio degli agricoltori, come sono le
Cooperative, devono saper far fronte a problemi
contingenti e offrire reali e serie opportunità ai
produttori
”.
Le tre Cooperative, insieme a Confagricoltura
e CIA, hanno deciso di far fronte comune per
dare il diretto contributo, se non al supera-
mento della crisi del settore, alla sua mitiga-
zione nella nostra provincia.
Dobbiamo innanzi tutto tentare veramente di
produrre qualità -
sostiene il direttore della
Cooperativa Settevie
Fabio Castelli
- a
nche se
il significato di questo termine abusato deve es-
sere messo in relazione all’utilizzo che viene fatto
del frumento, dobbiamo proporre alle nostre
aziende la coltivazione di poche varietà secondo
principi agronomici che consentano di raggiun-
gere standard qualitativi e produttivi remunera-
tivi”. “Con il progetto che metteremo in pratica
-
aggiunge
Carlo Vescovo
, presidente della
Cooperativa Centro Agricolo San Michele –
stiamo facendo il primo passo verso un maggiore
coordinamento tecnico/economico delle nostre
Cooperative che sarà di sicuro vantaggio per tutte
le nostre aziende
”.
Il progetto “Coltiviamo il buon grano di qua-
lità” intende produrre innanzi tutto masse
omogenee di frumento tenero, di dimen-
sioni importanti, che possano rispondere
alle esigenze qualitative e quantitative del-
l’industria di trasformazione, quindi adottare
una tecnica colturale che consenta il raggiun-
gimento di quelle caratteristiche merceolo-
giche che sono alla base di ogni contratto
agroindustriale.
Riguardo le varietà, sono state identificate le
cultivar
Bologna, Rebelde e Forcali
, che of-
frono produzioni del livello qualitativo dei
grani panificabili superiori/di forza
.
L’iniziativa delle tre Cooperative alessan-
drine di una progettualità congiunta per uni-
formare parte delle semine di frumento te-
nero nella nostra provincia trova nelle due
associazioni agricole
Confagricoltura
e
Cia
due importanti supporti e sostegni. “
Il nuovo
progetto non è la soluzione ai problemi di mercato
che il frumento sta attraversando in tutta Italia
aggiunge
Gian Piero Ameglio,
presidente
della Cia –
ma è quanto oggi riusciamo a realiz-
zare, sostenere e promuovere tra i nostri associati
e tutti gli agricoltori alessandrini: ottenere masse
critiche di frumento consistenti e omogenee e
concentrare l’offerta sono condizioni irrinuncia-
bili, cui tutti gli agricoltori devono tendere
”.
Dello stesso parere è il presidente di Confa-
gricoltura
Luca Brondelli
che considera un
importante passo avanti l’integrazione tra le
cooperative. Questo vale per le tecniche colturali
da adottare, con particolare riferimento alla
scelta varietale, all’uso di semente certificata, alla
cura e difesa della coltura”
.
Aderire all’inizia-
tiva è molto semplice: occorre contattare le
Cooperative (vedi box sottostante) e defi-
nire con queste il programma di semina.
Condizione inderogabile è l’utilizzo di
seme certificato: la risemina di grano di
produzione aziendale non è assolutamente
ammessa
. Questa scelta è estremamente im-
portante: la semente è selezionata, di purezza
varietale certa, pulita da impurità e dotata di
elevata germinabilità, condizioni che con-
sentono di ridurre la quantità di seme utiliz-
zato; inoltre il seme certificato è già conciato
e non richiede ulteriori trattamenti alla se-
mina. Tutte queste caratteristiche della se-
mente certificata consentono la migliore na-
scita e partenza della coltura. Infine in questo
modo viene assicurata la tracciabilità della
produzione che nel caso del progetto “Colti-
viamo il buon grano di qualità” è fondamen-
tale per ottenere quelle produzioni in quan-
tità e qualità merceologica che le tre Coope-
rative vogliono raggiungere.
Gli uffici tecnici di Cia e Confagricoltura
sono a disposizione per ogni ulteriore
chiarimento riguardante il progetto e, qua-
lora fosse necessario, per facilitare i con-
tatti degli agricoltori con le Cooperative.
Marco Visca
Rossana Sparacino
LA LUNGA E CALDA ESTATE PER I PREZZI DEL GRANO TENERO
Coltiviamo il buon grano di qualità
Dalla protesta alla proposta per tutti gli agricoltori
VARIETÀ CONSIGLIATE
BOLOGNA
REBELDE
FORCALE
È ammesso esclusivamente
l’uso di sementi certificate.
Via Trinità Da Lungi - Castellazzo Bormida (AL)
Tel:
e-mail:
Contatti
:
Fabio Castelli
Via San Giuliano Nuovo, 115 - Alessandria – Castelceriolo (AL)
e-mail:
Contatti:
Andrea Cavallero, Giovanni De Marco, Davide Novelli
Via Balostra, 2 - Alessandria - San Michele (AL)
e-mail:
Contatti:
Franco Orsi, Rosanna Gatti
Da sinistra
Bernardo Pichetta
(presidente) e
Fabio
Castelli
(direttore) della Settevie S.C.A.
Da sinistra
Franco Orsi
(già presidente) e
Carlo Vescovo
(presidente) insieme allo staff del Centro Agricolo S. Michele
Da sinistra
Andrea Cavallero
(tecnico) e
Mariano
Pastore
(presidente) della Produttori Mais di Alessandria
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