SETTEMBRE 2016
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I
l mondo cooperativo raccoglie la provo-
cazione lanciata da tutto il mondo agri-
colo provinciale rappresentato da
Cia
e
Confagricoltura
e sfociata nel blocco delle
contrattazioni per un mese alla Borsa merci
della CCIAA e con l’iniziativa “non semine-
remo più grano - prezzo pagato troppo
basso” e risponde con il progetto “Colti-
viamo il buon grano di qualità” coordinato
con il
Centro Agricolo San Michele, Produt-
tori Mais di Alessandria e Settevie
.
Dopo un mese di agitazione, dalla fase di
protesta si passa alla programmazione. “
La
reazione a un andamento di mercato penaliz-
zante, e non solo quello locale, è stata quella di ri-
fiutare future coltivazioni di grano
- dice il pre-
sidente della Cooperativa Produttori Mais di
Alessandria
Mariano Pastore
-
Organismi eco-
nomici al servizio degli agricoltori, come sono le
Cooperative, devono saper far fronte a problemi
contingenti e offrire reali e serie opportunità ai
produttori
”.
Le tre Cooperative, insieme a Confagricoltura
e CIA, hanno deciso di far fronte comune per
dare il diretto contributo, se non al supera-
mento della crisi del settore, alla sua mitiga-
zione nella nostra provincia.
“
Dobbiamo innanzi tutto tentare veramente di
produrre qualità -
sostiene il direttore della
Cooperativa Settevie
Fabio Castelli
- a
nche se
il significato di questo termine abusato deve es-
sere messo in relazione all’utilizzo che viene fatto
del frumento, dobbiamo proporre alle nostre
aziende la coltivazione di poche varietà secondo
principi agronomici che consentano di raggiun-
gere standard qualitativi e produttivi remunera-
tivi”. “Con il progetto che metteremo in pratica
-
aggiunge
Carlo Vescovo
, presidente della
Cooperativa Centro Agricolo San Michele –
stiamo facendo il primo passo verso un maggiore
coordinamento tecnico/economico delle nostre
Cooperative che sarà di sicuro vantaggio per tutte
le nostre aziende
”.
Il progetto “Coltiviamo il buon grano di qua-
lità” intende produrre innanzi tutto masse
omogenee di frumento tenero, di dimen-
sioni importanti, che possano rispondere
alle esigenze qualitative e quantitative del-
l’industria di trasformazione, quindi adottare
una tecnica colturale che consenta il raggiun-
gimento di quelle caratteristiche merceolo-
giche che sono alla base di ogni contratto
agroindustriale.
Riguardo le varietà, sono state identificate le
cultivar
Bologna, Rebelde e Forcali
, che of-
frono produzioni del livello qualitativo dei
grani panificabili superiori/di forza
.
L’iniziativa delle tre Cooperative alessan-
drine di una progettualità congiunta per uni-
formare parte delle semine di frumento te-
nero nella nostra provincia trova nelle due
associazioni agricole
Confagricoltura
e
Cia
due importanti supporti e sostegni. “
Il nuovo
progetto non è la soluzione ai problemi di mercato
che il frumento sta attraversando in tutta Italia
–
aggiunge
Gian Piero Ameglio,
presidente
della Cia –
ma è quanto oggi riusciamo a realiz-
zare, sostenere e promuovere tra i nostri associati
e tutti gli agricoltori alessandrini: ottenere masse
critiche di frumento consistenti e omogenee e
concentrare l’offerta sono condizioni irrinuncia-
bili, cui tutti gli agricoltori devono tendere
”.
Dello stesso parere è il presidente di Confa-
gricoltura
Luca Brondelli
che considera un
“
importante passo avanti l’integrazione tra le
cooperative. Questo vale per le tecniche colturali
da adottare, con particolare riferimento alla
scelta varietale, all’uso di semente certificata, alla
cura e difesa della coltura”
.
Aderire all’inizia-
tiva è molto semplice: occorre contattare le
Cooperative (vedi box sottostante) e defi-
nire con queste il programma di semina.
Condizione inderogabile è l’utilizzo di
seme certificato: la risemina di grano di
produzione aziendale non è assolutamente
ammessa
. Questa scelta è estremamente im-
portante: la semente è selezionata, di purezza
varietale certa, pulita da impurità e dotata di
elevata germinabilità, condizioni che con-
sentono di ridurre la quantità di seme utiliz-
zato; inoltre il seme certificato è già conciato
e non richiede ulteriori trattamenti alla se-
mina. Tutte queste caratteristiche della se-
mente certificata consentono la migliore na-
scita e partenza della coltura. Infine in questo
modo viene assicurata la tracciabilità della
produzione che nel caso del progetto “Colti-
viamo il buon grano di qualità” è fondamen-
tale per ottenere quelle produzioni in quan-
tità e qualità merceologica che le tre Coope-
rative vogliono raggiungere.
Gli uffici tecnici di Cia e Confagricoltura
sono a disposizione per ogni ulteriore
chiarimento riguardante il progetto e, qua-
lora fosse necessario, per facilitare i con-
tatti degli agricoltori con le Cooperative.
Marco Visca
Rossana Sparacino
LA LUNGA E CALDA ESTATE PER I PREZZI DEL GRANO TENERO
Coltiviamo il buon grano di qualità
Dalla protesta alla proposta per tutti gli agricoltori
VARIETÀ CONSIGLIATE
BOLOGNA
REBELDE
FORCALE
È ammesso esclusivamente
l’uso di sementi certificate.
Via Trinità Da Lungi - Castellazzo Bormida (AL)
Tel:
e-mail:
Contatti
:
Fabio Castelli
Via San Giuliano Nuovo, 115 - Alessandria – Castelceriolo (AL)
e-mail:
Contatti:
Andrea Cavallero, Giovanni De Marco, Davide Novelli
Via Balostra, 2 - Alessandria - San Michele (AL)
e-mail:
Contatti:
Franco Orsi, Rosanna Gatti
Da sinistra
Bernardo Pichetta
(presidente) e
Fabio
Castelli
(direttore) della Settevie S.C.A.
Da sinistra
Franco Orsi
(già presidente) e
Carlo Vescovo
(presidente) insieme allo staff del Centro Agricolo S. Michele
Da sinistra
Andrea Cavallero
(tecnico) e
Mariano
Pastore
(presidente) della Produttori Mais di Alessandria
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