L'Aratro n.4 Aprile 2015 - page 13

D
a pochi giorni (la firma da
parte del Ministro Martina
è del 20 marzo) è entrato
in vigore il D.M. che emana le di-
sposizioni per la tenuta in forma
dematerializzata dei registri nel
settore vitivinicolo.
Si tratta di un provvedimento legi-
slativo che modificherà le moda-
lità attraverso cui verrà gestita la
contabilità nelle cantine. I registri
cartacei spariranno e tutte le movi-
mentazioni di cantina dovranno
essere effettuate attraverso un ap-
posito sistema informatico
on line
messo a disposizione delle
aziende.
Le tempistiche contenute nel De-
creto sono le seguenti:
• fino al 31 dicembre 2015 possi-
bilità di utilizzo sperimentale
sul portale SIAN all’indirizzo
• dal 1° agosto 2015 facoltà di
abbandonare i registri cartacei e
tenere volontariamente solo
quelli del sistema “telematico”;
• dal 1° gennaio 2016: obbligo
della tenuta telematica dei regi-
stri.
L’obbligo della tenuta dei nuovi
registri è rivolto a tutti coloro i
quali detengono prodotti vitivini-
coli per l’esercizio di attività agri-
cola o commerciale, ad esclusione:
• dei titolari di cantine con una
capacità inferiore a 50 hl,
• dei commercianti all’ingrosso di
prodotti confezionati,
• di alcune altre categorie esonerate.
Il testo del Decreto si compone di
8 articoli e 2 allegati.
Ogni stabilimento gestito dal-
l’azienda, come avviene ad oggi
per i registri cartacei (manuali o
maccanografici), deve avere dei re-
gistri distinti.
Per quanto riguarda le tempistiche
per effettuare le registrazioni, le
operazioni di entrata dovranno es-
sere registrate entro il primo
giorno lavorativo, quelle di uscita
entro il terzo giorno lavorativo. Le
aziende che intendono avvalersi
della contabilità computerizzata
(ovvero di una ditta specializzata
cui affidare la tenuta dei registri te-
lematici) potranno usufruire di un
termine di 30 giorni per la registra-
zione dei movimenti.
Nelle prossime settimane il si-
stema dovrebbe essere a disposi-
zione degli operatori per iniziare
ad essere analizzato, in quanto
senza dubbio ci saranno delle criti-
cità che dovranno essere eviden-
ziate e risolte in modo da riuscire
ad arrivare alle date imposte dal
Ministero con un applicativo affi-
dabile e “testato”.
Gli uffici di Confagricoltura, già
a disposizione per la gestione
della contabilità di cantina attra-
verso il sistema computerizzato,
potranno fornire alle aziende vi-
tivinicole tutta l’assistenza per la
gestione delle cantine con il
nuovo sistema.
Luca Businaro
APRILE 2015
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Confagricoltura
Piemonte
FEASR
Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale: l’Europa
investe nelle zone rurali
Attività di informazione anno 2013-2014 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B
Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte
Sistema dei registri di cantina telematici
S
uperare le visioni univoche ed aprirsi ad
un approccio di filiera dove ogni organiz-
zazione si confronta con le diverse sfac-
cettature della realtà produttiva del settore.
Con questo spirito, pragmatico e costruttivo,
la filiera vitivinicola italiana - rappresentata da
Confagricoltura, Cia, Alleanza delle Coopera-
tive Agroalimentari, Federvini, Unione Ita-
liana Vini, Federdoc e Assoenologi - ha affron-
tato il 23 marzo scorso, a Vinitaly 2015, le
principali problematiche del settore. La pre-
senza congiunta delle sette Organizzazioni è
frutto di una collaborazione e di un confronto
continuo, avviati a fine 2013, e che sono cre-
sciuti in questi ultimi mesi con il lavoro sul
“Testo unico della Vite e del Vino”. L’obiettivo
è rafforzare l’attenzione sul settore vitivinicolo
e riportare il punto di vista delle aziende al
centro della discussione, ribadendo i valori
della filiera e confermare che essa è protago-
nista non solo del settore agricolo, ma del-
l’economia nazionale. I Presidenti hanno pre-
sentato il punto di vista delle organizzazioni
della filiera sui temi fondamentali e di attua-
lità per il settore. A cominciare dal sistema di
autorizzazione agli impianti vitati, su cui è as-
solutamente necessario avviare la discussione,
alle esigenze di investimento ed alle azioni di
marketing, che acquistano una valenza forte-
mente rilevante in termini di occupazione,
reddito, attrazione ed accessibilità dei territori
interessati. Dal contributo che il settore ha
dato alla discussione della sostenibilità in
agricoltura, alla manifestazione della neces-
sità di maggiore aggregazione, di prodotto e di
soggetti, e di politiche che la favoriscano. Con
la valorizzazione del ruolo della cooperazione
per l’aggregazione di tanti piccoli produttori,
permettendo di raggiungere le dimensioni
aziendali richieste dal mercato. La filiera ha
presentato una proposta molto dettagliata
nella logica di far prevalere l’interesse nazio-
nale, rispetto ai particolarismi locali. Per arri-
vare sui mercati mondiali è necessario valoriz-
zare i marchi, espressione del nostro territorio,
anche attraverso la grande distribuzione orga-
nizzata (GDO), ma la protezione internazio-
nale dei vini a denominazione di origine è an-
cora un miraggio. Gli illeciti si moltiplicano,
specie nel commercio elettronico, con il web
che diventa il luogo “ideale” per perpetrare
condotte ingannevoli nei confronti dei consu-
matori e per provocare danni alle denomina-
zioni.
Sono intervenuti all’incontro il ministro per
le Politiche agricole
Maurizio Martina
, l’eu-
roparlamentare
Paolo De Castro
, Il primo
firmatario del Testo Unico e presidente della
Commissione Agricoltura della Camera
Luca
Sani
ed il relatore del provvedimento
Mas-
simo Fiorio
.
R.S.
Vinitaly, la filiera del vino a confronto sul futuro
del settore tra sostenibilità e nuove sfide globali
Gavi ed Asti:
sblocco della riserva
vendemmiale
con d.d. n. 107 del 4 marzo 2015
l’Assessorato all’Agricoltura della Re-
gione piemonte ha concesso lo
sblocco della riserva vendemmiale
per i 10 quintali ad ettaro di prodotto
gAvi docg vendemmia 2014.
confagricoltura ha preso parte alle
varie consultazioni tra gli attori della
filiera esprimendo parere favorevole
all’ipotesi. con d.d. n. 188 del 30
marzo 2015 è stato concesso anche
lo sblocco della riserva vendemmiale
per gli 8 quintali ad ettaro di pro-
dotto AsTi docg vendemmia 2014.
nel provvedimento viene citata l’opi-
nione favorevole di confagricoltura
allo sblocco della riserva.
i nostri rappresentanti hanno soste-
nuto l’emanazione dei provvedimenti
allo scopo di favorire una ricaduta
positiva sul reddito dei viticoltori.
L.B.
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