L'Aratro n.4 Aprile 2015 - page 14

APRILE 2015
14
Confagricoltura
Piemonte
FEASR
Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale: l’Europa
investe nelle zone rurali
Attività di informazione anno 2013-2014 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla Misura 111.1 sottoazione B
Informazione nel settore agricolo del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Piemonte
L’
articolo 20 del Reg. (UE)
n. 639/2014 stabilisce
che, in caso di vendita di
una azienda o parte di essa, gli
agricoltori possono, mediante
contratto firmato prima dell’ul-
timo giorno utile per la domanda
di assegnazione di diritti al-
l’aiuto, trasferire insieme al-
l’azienda o a parte di essa i corri-
spondenti diritti all’aiuto da asse-
gnare. In tal caso i diritti all’aiuto
sono assegnati al venditore e di-
rettamente trasferiti all’acqui-
rente, che beneficerà dei paga-
menti che il venditore ha ricevuto
per il 2014 come riferimento per
stabilire il valore unitario iniziale
di tali diritti all’aiuto.
Analogamente, l’articolo 21
dello stesso regolamento stabi-
lisce che, in caso di affitto di una
azienda o parte di essa, gli agri-
coltori possono concedere in-
sieme all’azienda o a parte di
essa i corrispondenti diritti al-
l’aiuto da assegnare. In tal caso i
diritti all’aiuto sono assegnati al
locatore e direttamente affittati
al locatario.
Il valore individuale del pagato
2014 del cedente che può essere
trasferito deve essere “proporzio-
nale” all’oggetto del trasferi-
mento, cioè al numero di ettari
ammissibili all’aiuto trasferiti.
In caso di cessione totale del-
l’azienda con contratto di affitto
o cessione parziale dell’azienda,
sia in affitto che in vendita, la
domanda di prima assegnazione
dei diritti all’aiuto è presentata
dal cedente - proprietario.
Solo in caso di cessione totale
dell’azienda per compravendita,
la domanda di prima assegna-
zione dei diritti all’aiuto è pre-
sentata dal cessionario (acqui-
rente). In tal caso va accertata la
presenza di apposita autorizza-
zione da parte del cedente.
Quanto sopra, stabilito solo ora
da circolare AGEA, si applica co-
munque, anche in deroga a pre-
cedenti accordi differenti tra i
contraenti.
Per poter usufruire di queste pos-
sibilità di trasferimento, sia il ce-
dente sia il cessionario devono
essere agricoltori in attività al-
meno alla data di entrata in vi-
gore del Reg. (UE) n. 1307/2013,
vale a dire il 1° gennaio 2015, e
comunque, per il cedente, fino
alla data di cessione dell’azienda.
Qualora non vi sia corrispon-
denza tra il soggetto proprietario
delle superfici ed il soggetto tito-
lare del valore individuale del pa-
gato 2014 in domanda unica, le
movimentazioni descritte sopra
sono ammissibili se il contratto è
redatto esclusivamente in forma
scritta e contiene il consenso di
tutti i contraenti, e i cedenti sono:
- in caso di persone fisiche, pa-
renti entro il terzo grado;
- in caso di persone giuridiche,
soci dell’azienda proprietari
delle superfici concesse.
Roberto Giorgi
N
onostante la continua pressione da parte delle
Associazioni Agricole, Coldiretti, Confagricol-
tura e Cia di Alessandria, non si sbloccano i pa-
gamenti dei danni procurati dalla fauna selvatica relativi
agli anni 2013 e 2014 da parte dell’Ambito Territoriale
Caccia AL4 Acquese - Ovadese.
Infatti, malgrado il suddetto Ambito contempli spese
per altri settori ed abbia in cassa disponibilità finan-
ziaria, gli imprenditori agricoli continuano a rimanere
in attesa del risarcimento dovuto.
“Una situazione insostenibile, che ha quasi il sapore della
presa in giro, anche nei confronti degli altri Ambiti provin-
ciali, che benché dispongano di minori risorse sono stati
molto collaborativi con il mondo agricolo, dimostrando sensi-
bilità alle esigenze del settore”
affermano i presidenti
Ro-
berto Paravidino
(Coldiretti),
Luca Brondelli
(Confa-
gricoltura) e
Gian Piero Ameglio
(Cia).
Sebbene si sia tentata più volte la via del dialogo con
l’ATC AL4, le tre Organizzazioni agricole sono state co-
strette a ritirare in segno di protesta i propri rappresen-
tanti dalla sessione del Comitato di gestione del 27
marzo scorso.
“Con questo atto –
continuano i tre Presidenti -
inten-
diamo stigmatizzare il perdurare di una linea direzionale che
privilegia gli interventi su disparati settori e non prende in
considerazione uno dei principali compiti istituzionali degli
Ambiti Territoriali qual è la liquidazione dei danni agricoli,
pur avendo questo ATC le disponibilità finanziarie per poter
far fronte a tali adempimenti. Pertanto, confidiamo nel buon
senso degli Amministratori, affinché vengano presto prese in
considerazione le nostre esigenze, altrimenti chiederemo
provvedimenti mirati all’ente regionale preposto”
.
Inoltre, le Associazioni Agricole colgono l’occasione per
evidenziare che i danni da fauna selvatica sono rilevanti
per la mancanza di efficaci politiche che regolino la den-
sità dei capi che arrecano danni, a tal punto che gli un-
gulati si stanno sempre più avvicinando ai grandi centri
abitati.
Infine, non dobbiamo dimenticare la continua pres-
sione che il mondo agricolo esercita nei confronti della
Regione, per il tempestivo trasferimento agli ATC e alle
Province dei fondi per risarcire i danni.
R. Sparacino
Stop al Cotabo
L
e tre organizzazioni pro-
fessionali Agricole, coldi-
retti, confagricoltura e cia,
non hanno preso parte alla pre-
sentazione dell’iniziativa
“parco naturale delle con-
fluenze Tanaro-bormida-orba”
che si è tenuta venerdì 13
marzo in quanto non condivi-
dono il metodo utilizzato dal-
l’Amministrazione comunale di
Alessandria inerente la pro-
posta di realizzazione della
“zona naturale di salva-
guardia”.
una decisione a cui il mondo
agricolo è giunto in quanto non
è mai stato coinvolto in sede di
discussione e/o di stesura del
progetto che coinvolge in ma-
niera diretta un numero consi-
stente di imprese agricole del
territorio alessandrino.
Anche al termine del tavolo
straordinario convocato il 12
marzo scorso dagli Assessori
comunali
all’ambiente
Claudio Lombardi
e alla
programmazione finanziaria
Giorgio Abonante
per tro-
vare una soluzione alla vi-
cenda degli “argini negati”, il
“no, grazie!” degli agricoltori
è arrivato compatto.
il progetto della “zona natu-
rale di salvaguardia” interessa
una parte che li riguarda diret-
tamente: rientrano, infatti,
nell’area in oggetto, 18 km tra
i fiumi orba, bormida e Ta-
naro, circa duecento aziende
agricole.
grazie all’intervento delle or-
ganizzazioni agricole la
giunta comunale di Alessan-
dria il 16 marzo ha sospeso
l’efficacia temporale della deli-
bera del 10 febbraio scorso per
l’istituzione della zona naturale
di salvaguardia denominata
“parco fluviale delle confluenze
Tanaro bormida orba”.
nei prossimi giorni verrà con-
vocata una conferenza dei
servizi consultiva con le Asso-
ciazioni agricole e con i porta-
tori di interessi collettivi, al fine
di integrare la delibera ed ar-
ricchirla con i pareri di quanti a
vario titolo utilizzano la zona.
R.S.
Riforma PAC: trasferimento dei diritti
da assegnare ai sensi degli articoli
20 e 21 del Reg. (UE) n. 639/2014
AMBITO TERRITORIALE CACCIA AL4 ACQUESE - OVADESE
Le Associazioni agricole lamentano
il mancato risarcimento danni
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